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STATI UNITIMutilato di guerra lancia un crowdfunding per costruire il muro di Trump

21.12.18 - 06:00
Brian Kolfage ha già raccolto oltre 4 milioni di dollari. L’obiettivo è 5 miliardi. «Se chi l'ha votato desse 80 dollari ce la faremmo»
GoFundMe
L'immagine della campagna
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Mutilato di guerra lancia un crowdfunding per costruire il muro di Trump
Brian Kolfage ha già raccolto oltre 4 milioni di dollari. L’obiettivo è 5 miliardi. «Se chi l'ha votato desse 80 dollari ce la faremmo»

WASHINGTON - A fare venire l’idea a Brian Kolfage è stato un editoriale apparso alcuni giorni fa sul New York Post. Visto che il finanziamento sembra essere l’ostacolo principale alla costruzione del muro di Trump al confine col Messico, scriveva l’autore, perché i sostenitori del progetto non organizzano un crowdfunding per pagarlo?

Detto, fatto. Kolfage - un reduce di guerra che ha perso entrambe le gambe e una mano in Iraq - ha lanciato una raccolta fondi sul sito GoFundMe. L’obiettivo: per ora 1 miliardo di dollari, ma solo perché il sito non permette di fissare una soglia più alta. Quello reale è 5 miliardi: il costo stimato di almeno una parte della struttura.

«Se i 63 milioni di persone che hanno votato per Trump donassero ciascuna 80 dollari potremmo costruire il muro», scrive l’ex marine sulla pagina dell’iniziativa. E in soli  tre giorni la raccolta ha superato i 4 milioni di dollari. Importo medio delle donazioni: circa 60 dollari l’una nel momento in cui scriviamo.

«In qualità di reduce che ha dato così tanto, tre arti, sono profondamente investito in questo Paese al fine di assicurare che le generazioni future abbiano tutto quello che abbiamo oggi», afferma il militare su “We The People Will Fund The Wall” (“Noi, il popolo, finanzieremo il muro”). «Troppi americani sono stati assassinati da stranieri illegali e troppi clandestini si approfittano dei contribuenti statunitensi, senza apportare nulla alla nostra società», aggiunge.

Per rassicurare i possibili finanziatori sulla bontà del progetto, Kolfage sottolinea di essere una figura pubblica. Ha già portato avanti infatti altre campagne e il suo profilo Facebook ha il badge di verifica blu. Il reduce assicura inoltre di avere già preso contatto con l’amministrazione Trump per avere un riferimento «cui andranno tutti i fondi una volta completata la raccolta».    

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