La Procura aveva chiesto 10 mesi, ma per il giudice «il fatto non costituisce reato»
ROMA - La sindaca di Roma Virginia Raggi è stata assolta nell'ambito del processo sulla nomina di Renato Marra alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio. La Procura, che aveva chiesto 10 mesi di reclusione, sostiene che nella nomina ha avuto un ruolo il fratello di Renato, Raffaele Marra, all'epoca vice capo di gabinetto e stretto collaboratore di Raggi.
Il falso del quale era accusata «non costituisce reato». È quanto ha detto il giudice Roberto Ranazzi durante la lettura della sentenza.
«Attendiamo le motivazioni per un eventuale appello», ha riferito il pubblico ministero Francesco dall'Olio.
Questa sentenza spazza via due anni di fango. Andiamo avanti #ATestaAlta per #Roma, la mia amata città, e per tutti i cittadini. pic.twitter.com/2oSI9onx1Z
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 10 novembre 2018