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L'Australia è costantemente in allerta per crescenti minacce. Una simulazione attuata grazie ai mattoncini più famosi al mondo può dare importanti risposte
CAMBERRA - I Lego per combattere un attacco informatico. È questa la proposta del Dipartimento dei servizi umani a Canberra. In tre giorni 70 hacker dovranno attaccare e difendere una città australiana ideale per comprendere quali siano le dinamiche e quindi le soluzioni più giuste da adottare in caso di emergenza.
In questa seconda edizioni agli attori pubblici, come gli Affari interni o la Difesa, sono stati aggiunti anche i privati, per affrontare una situazione il più possibile reale. «Non possiamo combattere un cyber attacco in isolamento - ha spiegato all’ABC Narelle Devine, responsabile della sicurezza delle informazioni del DHS - dobbiamo essere sicuri che comprendiamo le rispettive tattiche, come facciamo le cose, in cosa siamo bravi, in cosa potremmo non essere bravi, chi è dall'altra parte del telefono in diversi centri operativi in tutto il paese. È importante comunicare».
Vengono simulate diverse situazioni d’emergenza, come l’interruzione dei trasporti o della distribuzione di corrente. C’è chi attacca e chi difende, come nei giochi da bambini. «Ogni azione sulla tastiera ha un potenziale impatto sulle parti mobili della città di Lego», ha chiuso Narelle Devine.
Il livello di allerta è alto in Australia. Il ministro dei servizi umani Michael Keenan ha detto che il paese osserva un aumento delle minacce alla sicurezza informatica. «Ogni infrastruttura critica può essere attaccata in teoria. Dobbiamo assicurarci che le nostre difese siano le migliori al mondo anche in questo campo. Al momento siamo soddisfatti del nostro lavoro».
