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La nuova entità sarà integrata da organismi governativi dei due Paesi preposti alla sicurezza interna, al controllo dei flussi migratori e alla tutela delle frontiere
CITTÀ DEL MESSICO - Il Messico e gli Stati Uniti conteranno a partire da settembre su un gruppo congiunto destinato a combattere il narcotraffico, il commercio illegale di armi e di esseri umani.
La nuova entità, definita "Gruppo di fusione binazionale", sarà integrata da organismi governativi dei due Paesi preposti alla sicurezza interna, al controllo dei flussi migratori e alla tutela delle frontiere.
Il Commissario nazionale delle sicurezza del ministero dell'Interno messicano, Renato Sales, ha dichiarato al quotidiano El Universal che il neonato gruppo avrà l'incarico di «sorvegliare le rotte delle armi e del denaro dagli Stati Uniti al Messico, così come anche il trasferimento di persone e di droga che dal sud del continente vanno verso il nord».
In particolare si cercherà di reprimere con maggior vigore il contrabbando di 'Fentantilo', una droga sintetica 50 volte più potente dell'eroina, responsabile di centinaia di decessi negli Usa, fra cui nel 2016 quella di Prince.
Questo gruppo sarà inoltre collegato con un altro formato dalla Procura generale della Repubblica messicana e dalla Dea americana impegnato nel contrasto dei Cartelli della droga. Suo obiettivo principale è la cattura del capo del Cartello 'Jalisco Nueva Generación', Nemesio Oseguera 'El Mencho' (Il Cowboy), che ha ormai sostituito come "re della droga" in Messico, Joaquín 'Chapo' Guzmán, in carcere negli Usa.
