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ITALIAIl PD promette battaglia: «Foa presidente? Faremo di tutto per impedirlo»

28.07.18 - 17:40
La scelta di nominare il 54enne a capo della RAI ha spaccato in due la vicina Penisola. A sua difesa corre Di Maio: «Giornalista con la schiena dritta e dalla grande onestà intellettuale»
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Il PD promette battaglia: «Foa presidente? Faremo di tutto per impedirlo»
La scelta di nominare il 54enne a capo della RAI ha spaccato in due la vicina Penisola. A sua difesa corre Di Maio: «Giornalista con la schiena dritta e dalla grande onestà intellettuale»

LUGANO -  La scelta di nominare Marcello Foa, ormai ex amministratore delegato di MediaTi (Gruppo del Corriere del Ticino), quale presidente della RAI ha spaccato in due la vicina Penisola.

Sono infatti molti quelli che non vedono di buon occhio la nomina del 54enne giornalista, soprattutto tra le file del Partito Democratico (PD) e del LeU (il partito di sinistra fondato da Pietro Grasso). A Foa vengono infatti attribuite «posizioni sovraniste, anti-europeiste e filo-Putin», inoltre non sono piaciuti alcuni suoi attacchi sui social rivolti, nelle scorse settimane, a Sergio Mattarella.

Soprattutto il PD promette battaglia - come spiega a Repubblica - Davide Faraone, membro della Commissione di vigilanza. «Il primo agosto daremo battaglia in vigilanza. Marcello Foa non merita alcuna fiducia. Non sarà il nostro presidente».

Sulla stessa lunghezza d'onda pure il senatore dei democratici Andrea Marcucci: «Ci opporremo in tutti i modi alla sua elezione», sottolinea il senatore su Twitter, appellandosi a tutte le forze d'opposizione. «Bisogna impedire che  un amico di Putin, uno che ha fatto campagne contro vaccini, diffuso fake news, ingiuriato il capo dello Stato, possa presiedere il servizio pubblico.

In sua difesa arriva Luigi di Maio che su Facebook esprime parole al miele per il prescelto presidente della RAI: «Marcello Foa è un giornalista con la schiena dritta che ha sempre fatto il suo mestiere con grande onestà intellettuale e dimostrando totale indipendenza».

Da parte sua il 54enne ha inviato, ieri sera, un primo video- messaggio dall'isola greca in cui si trova attualmente in vacanza. Ringraziando per la fiducia e promettendo il massimo impegno sulle orme del suo "maestro" Indro Montanelli. «Sono cresciuto alla sua scuola e mi ispiro al suo giornalismo. L'onesta intellettuale e la capacità di riconoscere i propri errori, di essere autenticamente pluralisti, siano caratteristche indispensabili», sottolinea Foa.

Le prossime tappe, trattative Lega-M5S per i TG - Dopo le designazioni di ieri del nuovo Consiglio di amministrazione della Rai si attende per martedì 31 luglio la prima riunione di insediamento dei sette membri: Rita Borioni (Pd, confermata dal precedente Cda), Beatrice Coletti (M5S), elette entrambe dal Senato; Igor De Biasio (Lega), Giampaolo Rossi (Fratelli d'Italia), scelti dalla Camera; Riccardo Laganà (rappresentante dei dipendenti della Rai) oltre a Fabrizio Salini, proposto dall'azionista alla nomina di amministratore delegato e Marcello Foa che il cda dovrebbe - condizionale è d'obbligo - indicare come nuovo presidente della Rai.

L'altro passaggio cruciale per la nuova fase della tv pubblica è la ratifica del presidente a maggioranza di due terzi dalla Commissione di vigilanza, convocata per ora per mercoledì mattina 1 agosto.

Intanto impazza il totonomine alle direzioni delle testate giornalistiche: la Lega vuole il Tg1 e il nome più probabile in circolazione è interno: Gennaro Sangiuliano (vicedirettore dal 2009), M5S avrebbe il Tg2 e le ipotesi in campo sarebbero l'interno Alberto Matano (ora al Tg1) o Alessandro Giuli, giornalista di Libero, mentre il Tg3 resterebbe alla minoranza con la conferma tra l'altro di Luca Mazzà o in alternativa l'altro volto storico della rete Federica Sciarelli. Varie altre le poltrone vacanti e ambite come la Tgr e Radio Rai per le quali circolano i nomi di Paolo Corsini (caporedattore dei telegiornali di Rai Parlamento, sindacalista impegnato nel centro destra). Potrebbero arrivare Peter Gomez (direttore del Fatto Quotidiano on line) e il giornalista di Mediaset Mario Giordano, mentre si spera in un ritorno in Rai di Milena Gabanelli, la storica ideatrice di Report, magari per riuscire a costruire il suo progetto informativo Digital della Rai e anche la striscia quotidiana di inchieste su Rai1.

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COMMENTI
 

Gregi 5 anni fa su tio
Fatevene una ragione sinistrati. The game is over.
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