Lo confermerebbe un rapporto dell'Opac per le quale l'uso è «molto probabile»
BEIRUT - La missione investigativa dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha confermato, in un rapporto diffuso oggi, l'uso «molto probabile» di sarin in un attacco chimico a Ltamenah, nel nord della Siria, il 24 marzo 2017, e di gas cloro in un altro attacco contro l'ospedale della stessa cittadina e nella zona circostante il giorno dopo, 25 marzo. Lo rende noto un comunicato dell'organizzazione.
Le conclusioni sugli eventi del 24 e 25 marzo, precisa l'Opac, sono basate su testimonianze, analisi epidemiologiche e campioni ambientali. La raccolta di informazioni e materiale, le interviste ai testimoni, così come le analisi hanno richiesto molto tempo per poter tirare le conclusioni, si legge.
Il rapporto è stato condiviso con gli Stati Parte della Convenzione sulle armi chimiche e trasmesso al Consiglio di sicurezza dell'Onu, tramite il segretario generale delle Nazioni Unite.