Sono 78, su un totale di 108 proprietà immobiliari, nella sola diocesi anglicana di Tasmania
HOBART - Lo scandalo degli abusi sessuali nella Chiesa australiana non ha colpito solo le istituzioni cattoliche, ma anche quelle anglicane.
Com'è noto, oltre alle richieste di perdono per quanto avvenuto si è passati ai fatti con la creazione di un piano governativo di indennizzo. Nell'isola di Tasmania la Chiesa aglicana ha aderito in pieno a questo progetto con il quale le circa 200 vittime di molestie e violenze durante l'infanzia e l'adolescenza saranno risarcite. In che modo? Mettendo in vendita 108 proprietà immobiliari, comprese 78 chiese.
«Vendere le chiese non ci rende felici ma è la cosa giusta da fare» ha scritto il vescovo Richard Condie sul sito della diocesi. L'obiettivo è di raccogliere 20 milioni di dollari australiani (15 milioni di franchi svizzeri) e destinarne almeno un quarto alle vittime. Una decisione finale sarà presa nel mese di dicembre.
Le comunità interessate hanno accolto positivamente la decisione. «Sembra che finalmente possiamo fare qualcosa per fare ammenda» ha dichiarato il reverendo John Stanley alla Bbc. «Sappiamo tutti che il denaro non ripara le cose, ma vogliamo solo che le persone sappiano che siamo addolorati».