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STATI UNITIVittoria di Trump: stop ai giocatori in ginocchio durante l'inno

23.05.18 - 22:42
La pena sono multe salatissime per i club di appartenenza
Keystone
Vittoria di Trump: stop ai giocatori in ginocchio durante l'inno
La pena sono multe salatissime per i club di appartenenza

NEW YORK - Vittoria di Donald Trump. Basta con i giocatori che in segno di protesta si inginocchiano o incrociano le braccia durante l'esecuzione dell'inno nazionale, prima dell'inizio di ogni partita.

D'ora in poi sarà vietato, pena multe salatissime per i club di appartenenza. Una decisione presa dai vertici della Nfl, la lega professionistica del football americano, dopo l'ira del presidente Usa che accusò gli atleti di mancanza di rispetto nei confronti della patria e della bandiera Usa.

L'iniziativa era partita nel 2016 dal quarterback dei San Francisco 49ers Colin Kaepernick, divenuto un'icona della comunità afroamericana, che cominciò a inginocchiarsi durante l'inno per manifestare contro il razzismo e le crescenti violenze della polizia sui neri d'America.

Kaepernick fu seguito da molti altri colleghi della sua e di altre squadre, e la campagna #taketheknee, mettiti in ginocchio, ben presto dilagò a molti altri sport facendo proseliti tra star del basket come LeBron James o Stephen Curry e tra idoli del mondo dello spettacolo come Stevie Wonder.

Ma le invettive di Trump alla fine sembrano avere avuto la meglio. D'ora in poi, come ha annunciato il commissario della Nfl Roger Goodell, in segno di rispetto sarà vietato anche restare in disparte durante l'inno, magari rimanendo in panchina, oppure intrecciare le braccia l'uno con l'altro come molti giocatori hanno fatto alla fine della stagione passata, senza più distinzione tra atleti di colore o di altre razze.

D'ora in poi chi vuole protestare - questa l'unica concessione della nuova policy varata dalla Nfl - potrà rimanere nello spogliatoio fino alla fine dell'esecuzione del The Star-Spangled Banner, pena sanzioni salatissime per le squadre.

Una decisione che certamente susciterà forti polemiche. Anche perché le nuove direttive sono state adottate dalla lega senza il coinvolgimento del sindacato dei giocatori, dal quale ora si attende la reazione. Quella di Trump di fronte alle proteste sui campi di football fu durissima, col tycoon che stigmatizzò le immagini che fecero il giro del mondo dando un'immagine negativa del Paese. Il presidente arrivò anche a chiedere il licenziamento degli atleti che si inginocchiavano. E in un tweet dello scorso settembre suggerì lui stesso un cambio di policy da parte della Nfl.

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