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COREA DEL NORDKim torna a mostrare i muscoli ma Trump spera ancora

16.05.18 - 12:53
Pyongyang che ha cancellato il dialogo di alto livello di oggi con il Sud e minacciato di far saltare lo storico vertice. Il Giappone segue gli sviluppi
Keystone
Kim torna a mostrare i muscoli ma Trump spera ancora
Pyongyang che ha cancellato il dialogo di alto livello di oggi con il Sud e minacciato di far saltare lo storico vertice. Il Giappone segue gli sviluppi

PYONGYANG - La Corea del Nord cambia registro e toni e mette adesso a rischio lo storico vertice del 12 giugno di Singapore tra il leader Kim Jong-un e il presidente americano Donald Trump, insieme ai suoi sogni di fare dell'evento «un momento molto speciale per la pace nel mondo». Accogliendo alla Casa Bianca il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, il tycoon ha addirittura espresso dubbi sul summit: «dobbiamo vedere» se è ancora in piedi, «non ci è stato notificato nulla».

Il doppio colpo di Pyongyang è maturato in poche ore: prima, in risposta alle manovre militari in corso di Seul e Washington, c'è stato l'annuncio nella notte dell'annullamento del dialogo di alto livello con il Sud che nei piani avrebbe dovuto «rafforzare gli effetti pratico-operativi della Dichiarazione di Panmunjom firmata il 27 aprile dai leader dei due Paesi». In mattinata, c'è stata poi la dura dichiarazione del vice ministro degli Esteri Kim Kye-gwan secondo cui Trump sarà un «leader fallimentare» se seguirà i suoi predecessori con la richiesta unilaterale di rinunciare alle armi nucleari «in cambio di aiuti economici». Il modello di denuclearizzazione stile Libia, suggerito dal Consigliere sulla sicurezza John Bolton, è «inaccettabile»: accantonato l'approccio conciliante, il Nord ha scandito che «non rinuncerà mai al nucleare».

Seul ha giudicato «deplorevole» la decisione unilaterale di annullare il dialogo al villaggio di Panmunjom, definendo la mossa "non in linea con la Dichiarazione" del 27 aprile. Una telefonata d'urgenza tra la ministra degli Esteri Kang Kyung-wha e il segretario di Stato Mike Pompeo ha confermato la volontà di continuare il percorso definito per il vertice Trump-Kim. Quindi, il presidente Moon Jae-in sarà a Washington il 22 maggio.

La Cina ha invitato a mantenere la calma e a mostrare buona volontà per «continuare e consolidare lo slancio attuale» di distensione sulla penisola coreana, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lu Kang invitando a evitare «provocazioni reciproche». Il presidente Xi Jinping, che ha incontrato Kim il 7-8 maggio a Dalian, ha ricevuto oggi una delegazione del Partito dei Lavoratori nordcoreano al quale ha assicurato il sostegno su denuclearizzazione e pacificazione delle penisola, favorendo il dialogo sia con la Corea del Sud sia con gli Stati Uniti.

L'improvvisa sterzata di Pyongyang si presta a più letture, a partire dal rimando ai negoziati mai lineari condotti in passato dalla leadership del Paese eremita.

«L'avvicinarsi del summit, col momento delle scelte, spinge Kim a rafforzare la posizione negoziale e soprattutto a evitare impegni netti», ha ragionato con l'agenzia di stampa italiana ANSA un'autorevole fonte diplomatica. Il tentativo sarà quello di spostare il negoziato sulla denuclearizzazione «su passaggi in più fasi per allungare i tempi con una tecnica già sperimentata dal padre Kim Jong-il», puntando ad «ammorbidire» i piani di Trump sull'effettiva e verificabile rinuncia al nucleare in cambio degli aiuti, del trattato di pace, della partenza di molti dei 28'500 soldati Usa al Sud e della rimozione delle sanzioni dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.

A dispetto del piano originario, i bombardieri Usa B-52, che possono sganciare ordigni atomici, non saranno schierati nelle manovre aeree Seul-Washington "2018 Max Thunder", sviluppate ogni anno con un centinaio di jet e super caccia: iniziate venerdì, si concluderanno il 25 maggio. Citando fonti militari, la Yonhap ha riferito che la mossa è un gesto distensivo verso l'irritazione del Nord sulle operazioni viste come atto di ostilità nei suoi confronti e come le prove generali di un attacco ai suoi danni.

Il Nord ha sempre mostrato avversione ai B-52, parte dell'ombrello nucleare Usa sulla penisola: che la loro assenza possa bastare a placare Pyongyang è tutto da dimostrare.

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