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Lo aveva mandato a parenti e amici prima di compiere il suo folle gesto e oggi lo ha pubblicato il Bild. I vicini: «Spesso parlava da solo»
BERLINO - 2 pagine di lamenti e autocommiserazione, così sintetizza il tabloid Bild la lettera-testamento inviata a parenti ed amici dal killer di Münster, 9 giorni prima della decisione di lanciarsi con il suo furgoncino sulla folla del sabato pomeriggio, causando 2 morti e 20 feriti, e poi togliersi la vita.
Tutti hanno complottato contro di lui - riferisce Bild riassumendo il contenuto della lettera: parenti, amici, colleghi, medici, vicini di casa. E contro di loro cercava vendetta. I genitori sono i stati primi colpevoli del suo malessere: lo hanno deriso, isolato, maltrattato.
Per causa loro è diventato impotente e non ha mai avuto in vita sua rapporti con una donna. Fin da piccolo ha sviluppato disturbi del comportamento, racconta di sé Jens R., e già all'età di 7 anni voleva togliersi la vita.
«Spesso faceva monologhi sulla sua personalità, quando lo si incontrava per strada. Anche monologhi non richiesti», raccontano i vicini di casa.
