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SIRIAPosticipato il convoglio umanitario per la Ghuta

08.03.18 - 10:08
A causa dell'intensità degli attacchi oggi non partiranno più oggi ma verranno posticipati «a una data successiva»
KEYSTONE
Posticipato il convoglio umanitario per la Ghuta
A causa dell'intensità degli attacchi oggi non partiranno più oggi ma verranno posticipati «a una data successiva»

MOSCA -Le organizzazioni umanitarie internazionali hanno deciso di posticipare il convoglio umanitario verso Ghuta Est, previsto per giovedì, a causa degli attacchi più frequenti dei miliziani. Così il generale Yury Yevtushenko, capo del centro russo per la riconciliazione delle parti in Siria.

«Le organizzazioni umanitarie internazionali, in collaborazione con le autorità siriane, hanno deciso di posticipare il convoglio umanitario nella località popolata di Douma, prevista per la mattina dell'8 marzo 2018, in una data successiva a causa degli intensi attacchi condotti da Jabhat al-Nusra contro le forze governative e il corridoio umanitario a Mukhayyam al-Wafideen», ha affermato precisando che la fornitura di aiuti umanitari riprenderà una volta che la situazione si sarà stabilizzata. Lo riporta Interfax.

62 morti per le bombe - Altri 62 civili, di cui 8 minorenni tra bambini e adolescenti, sono stati uccisi ieri in bombardamenti governativi sull'enclave ribelle della Ghuta orientale, in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus).

Ondus aggiunge che con l'offensiva di terra avviata negli ultimi giorni l'esercito di Damasco e le milizie sue alleate, siriane e straniere, hanno riconquistato già il 50 per cento del territorio della regione.

Secondo testimoni citati dall'Ondus, i bombardamenti più intensi sono avvenuti ieri fino a tarda sera sulle località di Harasta, Saqba, Hamouriya ed Ein Tarma.

La stessa ong afferma che a partire dall'escalation di bombardamenti avviata il 18 febbraio scorso, i civili uccisi sono stati almeno 867, di cui 186 minorenni. Di questi, 335, compresi 45 minorenni, sono morti dopo la risoluzione con cui il 24 febbraio il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha chiesto una tregua umanitaria di 30 giorni in tutta la Siria.

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