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EUROPAL’orologio del forno e quei sei minuti di ritardo, colpa dei bisticci fra Serbia e Kosovo

08.03.18 - 10:29
Il primo paese non ha compensato le mancanze del secondo nella fornitura di energia. Tutta Europa ne paga le conseguenze
Fotolia
L’orologio del forno e quei sei minuti di ritardo, colpa dei bisticci fra Serbia e Kosovo
Il primo paese non ha compensato le mancanze del secondo nella fornitura di energia. Tutta Europa ne paga le conseguenze

BRUXELLES - Nelle ultime settimane gli orologi degli apparecchi elettronici di casa, come quello del forno o della radiosveglia, sono in ritardo. Per chi è arrivato a un appuntamento con qualche minuto di troppo ecco servita la giustificazione: la Serbia e il Kosovo bisticciano.

Gli orologi di tutta Europa sono in ritardo da settimane a causa della «prosecuzione della deviazione di frequenza, originata in Serbia/Kosovo, nella rete elettrica continentale europea», come da comunicato di Entsoe, l’ente che rappresenta gli operatori di reti elettriche in 25 Paesi europei.

Come spiega il Corriere della Sera, non era mai successo prima. Tutti gli orologi il cui funzionamento dipende direttamente dalla rete elettrica hanno accumulato sei minuti di ritardo, a partire dalla metà di gennaio, a causa di un abbassamento di frequenza. La Serbia non ha compensato - come da suo dovere - le mancanze del Kosovo, che non ha generato l’elettricità necessaria. Il sistema non è quindi rimasto stabile provocando un calo inedito per il CE Power system e quindi i rallentamenti.

L'energia mancante si attesta al momento sui 113 GWh. Il problema è talmente serio che lo stesso Entsoe ha chiesto di promuovere una soluzione politica per arginare i disagi. Da martedì l’ente è riuscito a fermare la deviazione, ma la portavoce Susanne Nies ha spiegato alla Bbc che occorrerà riversare nel sistema energia in eccesso per poter ritrovare l’equilibrio. Quando questo avverrà - potrebbero volerci settimane - gli orologi elettronici di tutta Europa torneranno all’orario corretto. Se in questi giorni manualmente sono stati aggiunti sei minuti, bisognerà toglierli.

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COMMENTI
 

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Questo è quello che succede quando si delega la propria indipendenza energetica all'estero, che è ciò che vogliono fare gli anti nucleare nel nostro paese. In questo caso le conseguenze sono state banali, ma in altri casi potrebbero essere molto peggiori.

andrea28 6 anni fa su tio
Ecco perché stamattina il treno a Chiasso non è partito, e poi anche a Mendrisio si è guastato, ma il ritardo accumulato era di un'ora...forse perché il treno è molto pesante ;o))

fapio 6 anni fa su tio
adesso ho capito perché mi è bruciata la pizza nel microonde l'altro giorno! Adesso so a chi chiedere il risarcimento!

prophet 6 anni fa su tio
azz...fortuna uso la clessidra da polso...

Foxdilollo78 6 anni fa su tio
...ma se uno ha un regolatore di tensione?? Come mai quando è esplosa la centrale di Fukushima non abbiamo avuto uno sbalzo come questo? Un altro esempio può essere quello di mühleberg... bah

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
Il problema non è il calo di tensione.Il problema è mantenere stabile la frequenza di rete, fissata a 50 Hz. Una produzione elettrica inferiore al consumo provoca un calo di frequenza. Per la seconda domanda: la rete elettrica europea non è interconnessa con quella Asiatica, risp. quella giapponese.

lagiada 6 anni fa su tio
Faccio fatica pure io a capire, ma proprio settimana scorsa mi chiedevo come mai sebbene avessi regolato l'orologio del forno un mese fa con l'orario del mio cellulare, adesso era in ritardo di 6 minuti... Mah...

Frankeat 6 anni fa su tio
Mi sembra una bufala

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Gli orologi più semplici si basano sulla frequenza della rete. Se la frequenza di rete è più alta dei 50 Hz, l'orologio andrà avanti. Se la frequenza di rete è inferiore, l'orologio rimarrà indietro. La frequenza di rete è proporzionale alla produzione e al consumo. Se il consumo corrisponde esattamente alla produzione elettrica, la frequenza sarà di 50 Hz esatto. Se il consumo è superiore alla produzione, la frequenza cala. La frequenza è direttamente proporzionale al numero di giri dei generatori. Più aumenta il carico, più il generatore "fa fatica" a mantenere i giri costanti. Un po' come quando pedali in bicicletta e poi devi affrontare una salita. Le cose sono un po' più complesse, visto che la rete elettrica interconnette tutti i produttori e consumatori del continente, ma come riassunto di principio... prendilo come buono. :-)

Bär 6 anni fa su tio
kossovari

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Colpa dei kossovari se la torta brucia?...
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