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ITALIAEsposto ufficiale contro il partito truffaldino: «Non votate quella lista!»

26.02.18 - 06:01
Il non proprio trasparente "Free flights for Italy", che promette di rimborsare i biglietti aerei degli italiani all'estero, è stato citato in Procura: «Grave violazione della democrazia»
Keystone/FFTI
Esposto ufficiale contro il partito truffaldino: «Non votate quella lista!»
Il non proprio trasparente "Free flights for Italy", che promette di rimborsare i biglietti aerei degli italiani all'estero, è stato citato in Procura: «Grave violazione della democrazia»

NEW YORK - Già quando era stato avvistato fra i partiti in lizza per le Politiche italiane del prossimo 4 marzo, nella circoscrizione estero di America settentrionale e centrale, in diversi avevano alzato un sopracciglio. Come mai? Per il nome che, in questo caso si può davvero dirlo, è tutto il programma: "Free flights to Italy" si propone, infatti, di rimborsare i biglietti aerei di tutti gli italiani che tornano a casa.

La mini-lista, che comprende solamente il fondatore romano 36enne e sua madre 71enne, ha destato più di un sospetto tanto che i media - italiani ma anche americani - negli scorsi giorni se ne sono interessati scoprendo un notevole quantità di illeciti e falsi: a partire dalle credenziali dell'uomo fino ai documenti presentati alle autorità. Vi sono anche diversi dubbi riguardo alle 500 firme necessarie per poter apparire sulla schedina elettorale.

Un personaggio misterioso il fondatore della lista, autodefinitosi molte cose (tra queste imprenditore hi-tech, professore universitario ed esperto di cybersicurezza) ma che in realtà - come ha scoperto Selvaggia Lucarelli sulle pagine digitali di Rolling Stone Italia - non è nulla di quanto dichiarato. Almeno a dire degli atenei che dice di aver frequentato o con di quelle aziende/istituti con cui millanta di aver collaborato.

Su una cosa, però, non ha mentito: la sua conoscenza del web che negli anni, ha utilizzato per erigere una rete di siti di dubbia fama con i quali ha attaccato direttamente - e apparentemente senza motivo - diverse personalità del campo accademico che lavorano con le nuove tecnologie. «Ha fatto piangere diverse persone, e parlo di professori di Harvard e Columbia, gente importante», ha spiegato il rettore dell'Università popolare di Milano sempre a Rolling Stone.

E non finisce qui, stando a una serie di articoli apparsi su il Post, i documenti presentati dal promotore alla Corte d’Appello del Lazio per presentare la sua lista sarebbero stati falsificati. La firma e il timbro del notaio, infatti, sarebbero stati contraffatti e quest'ultimo avrebbe già aperto un'azione legale a riguardo: «Purtroppo è facile contraffarre un timbro così, bastano uno scanner e una stampante», ha spiegato il legale.

Per quanto riguarda le firme, infine, sono moltissimi i dubbi a riguardo. Il procedimento, infatti, «è lungo e complicato che altri partiti con ben maggiore notorietà e copertura mediatica non sono riusciti a completare», scrive il Post. In pratica i 500 devono recarsi spontaneamente al consolato per firmare il documento.

Da tutto questo origina l'esposto ufficiale depositato presso la Procura di Roma dal Movimento associativo italiani all'estero (Maie) per la circoscrizione suddetta che si è così costituito parte civile davanti alla giustizia: «Ci troviamo in presenza di una gravissima violazione dei principi della democrazia», riporta la lettera aperta firmata a New York dal giornalista Rai Leonardo Metalli, «Facciamo appello a tutti gli elettori interessati a non votare una lista e un simbolo abusivo!».

Nel frattempo, il diretto interessato, continua a rendersi irreperibile. «In paese lo conoscono ma esce molto poco», riporta il Post.

Il sito freeflightstoitaly.ngo, dal canto suo, risulta inaccessibile.

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COMMENTI
 

gmogi 6 anni fa su tio
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