In una lettera aperta pubblicata oggi, i chief executive di Save The Children Uk, Oxfam e altre 20 associazioni chiedono «sinceramente scusa»
LONDRA - Mea culpa collettivo da 22 ong umanitarie dopo lo scandalo sugli abusi sessuali che ha investito Oxfam e altre organizzazioni fra cui Save The Children, portando in ultimo alle dimissioni dell'ex numero di quest'ultima organizzazione da un incarico nell'Unicef.
In una lettera aperta pubblicata oggi, i chief executive di Save The Children Uk, Oxfam e altre 20 associazioni chiedono «sinceramente scusa» per non aver saputo reagire sempre con il necessario rigore e con trasparenza alle accuse di molestie o comportamenti inappropriati di propri dipendenti.
L'impegno è quello di prendere ora misure «urgenti e immediate», impiegando più risorse, per proteggere coloro che hanno bisogno di soccorso. Mentre per il futuro viene promessa «tolleranza zero di fronte a ogni abuso di potere».
«Abbiamo il dovere assoluto verso il nostro staff, i nostri sostenitori e soprattutto verso le persone in cerca d'aiuto di garantire di far tutto quanto sia possibile per prevenire, individuare e sradicare qualsiasi comportamento inaccettabile», concludono i 22 manager.