L'uomo primitivo, vissuto circa 10mila anni fa, era alto 165 centimetri e sarebbe morto intorno ai vent'anni, probabilmente in modo violento
LONDRA - Non aveva proprio i tipici tratti 'nordici' il primo britannico della storia. Una ricerca condotta dal Museo di storia naturale di Londra, grazie ad approfonditi test del Dna, ha permesso infatti di ricostruire il volto e le fattezze dell'uomo primitivo detto di Cheddar (Cheddar Man), uno scheletro ritrovato nel 1903 all'interno della Gola di Cheddar, Inghilterra sud-occidentale e considerato il primo 'abitante' moderno delle isole britanniche.
Meet #CheddarMan, Mesolithic Britain's blue-eyed boy. Find out about the #AncientDNA research by scientists at the Museum and @UCL that has revealed key aspects of his appearance for the first time #HumanEvolution #FirstBrit https://t.co/XJ1RssIsMr
— NaturalHistoryMuseum (@NHM_London) February 7, 2018
Sue caratteristiche erano, oltre agli occhi azzurri, una pelle molto scura: questo conferma il fatto che la carnagione chiara degli europei sia un fenomeno piuttosto recente. Si è arrivati a questo dopo una analisi del genoma compiuta sui resti del Cheddar Man, che fino a qualche anno fa non sarebbe stata possibile, come ha spiegato il professor Chris Stringer, del museo londinese. L'uomo primitivo, vissuto circa 10mila anni fa, era alto 165 centimetri e sarebbe morto intorno ai vent'anni, probabilmente in modo violento.
#DNA shows first modern Briton had dark skin, #blueeyes https://t.co/1f1EprUtFh
— Phys.org (@physorg_com) February 7, 2018