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SPAGNAVoto in Catalogna, anche le prostitute si schierano

21.12.17 - 18:14
Janet, 57 anni, da 32 al lavoro sul marciapiede, è la portavoce di un gruppo di 40 prostitute attive attorno a Carrer de Robador che sostengono il CUP
Keystone / AP
Voto in Catalogna, anche le prostitute si schierano
Janet, 57 anni, da 32 al lavoro sul marciapiede, è la portavoce di un gruppo di 40 prostitute attive attorno a Carrer de Robador che sostengono il CUP

BARCELLONA - Tutti si sono schierati in queste elezioni catalane ad alta tensione per un fronte o per l'altro, anche le prostitute. A Barcellona sono scese in campo sotto la bandiera della 'Repubblica" le "Putas Indignadas" del Raval, il quartiere popolare della città vecchia, nelle cui viuzze brulica uno mondo di turisti, immigrati, artisti, prostitute, drogati, sbandati e piccoli delinquenti.

Il vero cuore insomma della Barcellona di Pepe Carvalho, il mitico detective immolatore di libri, eroe dei romanzi di Manuel Vazquez Montalban.

Le prostitute indignate del Raval si autodefiniscono «femministe e indipendentiste catalane», ha spiegato a "Interviù" la loro leader Janet, e votano per il partito secessionista e antisistema CUP, una delle tre formazioni che hanno appoggiato il presidente regionale Carles Puigdemont fino alla proclamazione della "repubblica" il 27 ottobre.

Janet, 57 anni, da 32 al lavoro sul marciapiede, è la portavoce di un gruppo di 40 prostitute attive attorno a Carrer de Robador, nel cuore del Raval. «Sono puttana, femminista e indipendentista. Noi Putas Indigadas - dice - siamo di tutte le nazionalità, però innanzitutto siamo anarchiche, per questo votiamo per la CUP».

Una scelta che non implica lo stesso amore per la parte "riformista" del fronte della secessione e per il presidente destituito da Madrid Carles Puigdemont. «Non ci piace Puigdemont, e nulla della borghesia catalana. Hanno issato la bandiera dell'inidpendenza per prendere voti alla sinistra».

Fra un potenziale cliente e l'altro che invita con un «per 30 euro ti faccio felice!», la leader delle Putas Indignadas rivendica di essere «una puttana di strada. Lavoriamo con i ceti sociali più deboli, immigrati e operai. Che cali il turismo e se ne vadano le grandi imprese, non ci interessa».

Ma la politica è una cosa, il lavoro un'altra, e il danaro è danaro. «Ho clienti anziani che sono elettori del Partido Popular. Sanno che io sono indipendentista, ma non parliamo di politica».

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