Cerca e trova immobili
Anche la procura, dopo una perizia psichiatrica che certificava la ludopatia, aveva richiesto l'assoluzione.
PISA - Un trentunenne di Chiusdino (Siena) è stato assolto dal tribunale di Pisa dal reato di truffa perché ritenuto malato di gioco e incapace di intendere e di volere al momento della commissione del reato. Il giovane aveva stampato soldi falsi pur di continuare a giocare alle slot e aveva provato a smerciare queste banconote in un locale del Pisano. Anche la procura di Pisa, come scrive oggi La Nazione, dopo una perizia psichiatrica che certificava la ludopatia, aveva richiesto l'assoluzione.
Il trentunenne, di origini tedesche, ora è in Baviera dalla madre ed è seguito dai servizi sociali per la sua patologia. «Abbiamo dimostrato che il suo stato di salute è compromesso dalla malattia del gioco d'azzardo e che non è in grado di determinare le sue azioni ma anzi che proprio la ludopatia lo ha spinto ha compiere il reato - spiega il suo avvocato -. Abbiamo prodotto anche la documentazione che attesta che il mio assistito è stato in cura per sette anni presso il Sert di Siena».
