A sostenerlo sono gli esperti di diritti umani dell'Onu
NEW YORK - Gli esperti di diritti umani dell'Onu ritengono che le violenze contro donne e bambini nello Stato del Rakhine, in Birmania, «possano costituire crimini contro l'umanità». Lo affermano la Commissione per l'eliminazione delle discriminazioni contro le donne e la Commissione sui diritti dei bambini delle Nazioni Unite.
«Siamo particolarmente preoccupati per il destino di donne e bambini Rohingya, che sono soggetti a gravi violazioni dei diritti umani - dicono - tali violazioni possono costituire crimini contro l'umanità».
Gli esperti di diritti umani dell'Onu chiedono quindi alle autorità della Birmania di «procedere tempestivamente ed efficacemente ad un'indagine, processando i casi di violenza contro donne e bambini» nello Stato del Rakhine. «Siamo profondamente preoccupati per il fatto che il governo non abbia messo fine a queste sconvolgenti violazioni dei diritti umani», continuano.