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SIRIAL'Onu: «Assad in Siria ha usato il sarin»

06.09.17 - 17:42
Responsabili anche gli Stati Uniti: «Non hanno preso nessuna precauzioni»
Keystone
L'Onu: «Assad in Siria ha usato il sarin»
Responsabili anche gli Stati Uniti: «Non hanno preso nessuna precauzioni»

BRUXELLES - Cinque mesi dopo l'attacco chimico compiuto nel nord-ovest della Siria e nel quale morirono più di 80 persone, soprattutto donne e bambini, la Commissione indipendente internazionale incaricata dall'Onu di indagare sui crimini commessi nel martoriato Paese ha affermato che l'autore di quel tragico bombardamento è il governo siriano, sostenuto da Iran e Russia, e che nel raid è stato usato gas sarin.

Nell'ultimo rapporto della Commissione, pubblicato oggi, si criticano inoltre gli Stati Uniti per non aver «preso tutte le precauzioni» necessarie per proteggere i civili in un raid aereo contro una moschea nella regione di Aleppo, nel marzo scorso, e nel quale morirono 38 persone, anche in questo caso tra le vittime molte donne e bambini. E si accusano gruppi estremisti, come l'ala siriana di al Qaida e lo 'Stato islamico', di aver commesso crimini contro civili e sfollati in varie zone della Siria.

L'attacco con il sarin del 4 aprile su Khan Sheikhun, una zona fuori dal controllo governativo, aveva suscitato la reazione degli Stati Uniti, che pochi giorni dopo avevano lanciato missili contro una base aerea governativa a est di Homs, nella Siria centrale, dalla quale, si disse, era partito il caccia responsabile del raid chimico. La presa di posizione Usa aveva suscitato la reazione della Russia, storico alleato di Damasco, e ne era scaturita una crisi politico-diplomatica risolta poi con una maggiore cooperazione militare e tattica in Siria tra Mosca e Washington in nome della «lotta al terrorismo».

Il conseguente ammorbidimento degli Usa nei confronti delle manovre russe in Siria, assieme agli accordi raggiunti a maggio ad Astana per la creazione di zone di de-escalation, ha poi facilitato le offensive militari governative in varie zone del paese, in particolare nell'area centro-orientale contro lo 'Stato islamico', arroccato ora nel suo ultimo bastione urbano in Medio Oriente: la città di Dayr az Zor, lungo l'Eufrate e vicino al confine con l'Iraq.

Secondo la Commissione indipendente, l'attacco con gas Sarin su Khan Sheikhun «è stato compiuto da un aereo di fabbricazione russa utilizzato dalle forze militari del presidente siriano Bashar al Assad». Delle 83 vittime del raid, 28 erano bambini e 23 donne, si legge nel rapporto della Commissione. Dei 293 feriti, 103 sono minori. La stessa Commissione ricorda che dal marzo 2013 al marzo 2017 gli inquirenti internazionali hanno documentato 25 attacchi chimici, 20 dei quali compiuti dal governo siriano principalmente contro civili in aree fuori dal controllo delle forze di Damasco. Nel rapporto si parla di «uso sistematico di armi chimiche contro civili».

La Commissione Onu per i crimini di guerra in Siria si dice inoltre «fortemente preoccupata» dall'impatto dei raid della Coalizione a guida Usa sui civili. A sud-ovest di Aleppo, lo scorso marzo, "le forze Usa hanno fallito nell'impegno di assumere tutte le precauzioni necessarie bombardando una moschea, in violazione del diritto umanitario internazionale". A Raqqa, prosegue il rapporto, «l'offensiva anti-Isis ha determinato 190.000 sfollati, e i raid della Coalizione hanno causato un numero significativo di civili uccisi o feriti». Su questi ultimi episodi «le indagini sono ancora aperte».

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