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Il presidente del Consiglio europeo è stato convocato per la sciagura aerea di Smolensk del 2010
VARSAVIA - È durato otto ore a Varsavia l'interrogatorio del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, convocato dalla procura polacca che indaga sulle circostanze che riguardano il trattamento degli corpi delle vittime della sciagura aerea di Smolensk del 10 aprile 2010, che costò la vita a 96 persone, compreso il presidente Lech Kaczynski.
«Conosco i miei diritti e doveri di cittadino polacco e in collaborazione con la procura ho intenzione di chiarire tutte le questioni che riguardano l'indagine», ha detto Tusk, convocato come testimone perché all'epoca era premier.
Tusk ha pure polemizzato con Jaroslaw Kaczynski, il leader del partito Diritto e giustizia (Pis) al governo, che ieri aveva detto, riferendosi all'interrogatorio odierno, che «Tusk ha di che essere preoccupato».
«Kaczynski non mi spaventa», gli ha risposto Tusk, secondo cui tutta la faccenda ha motivazioni «politiche». Per Tusk la tragedia di Smolensk non dovrebbe essere sfruttata politicamente come «un martello contro l'opposizione».
