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CIPROLa nave anti-migranti trafficava in esseri umani?

27.07.17 - 18:09
Almeno due membri dell'equipaggio sono in stato di fermo
Keystone / EPA
La nave anti-migranti trafficava in esseri umani?
Almeno due membri dell'equipaggio sono in stato di fermo

NICOSIA - C-Star, la nave presa in affitto dal movimento giovanile europeo di estrema destra Generazione Identitaria per contrastare nel mar Mediterraneo l'attività di soccorso ai migranti da parte delle ong, e che era attesa in questi giorni nel porto di Catania, è stata fermata a Cipro e alcuni membri dell'equipaggio, due secondo alcune fonti e nove secondo altre, sono in stato di fermo con accuse pesanti: traffico di esseri umani e documenti falsi.

La paradossale vicenda presenta lati oscuri o quantomeno controversi. La nave è stata noleggiata da un simpatizzante britannico di Generazione Identitaria, nell'ambito dell'iniziativa 'Defend Europe (Difendere l'Europa)', con l'obiettivo dichiarato di «monitorare e denunciare l'attività illecita delle navi delle ong» impegnate nel soccorso di migranti e «fermare i criminali che fanno affari con i trafficanti di uomini».

Partita, sembra, dal porto di Gibuti, la C-Star avrebbe cercato di passare il Canale di Suez ma non ci sarebbe riuscita per problemi con l'autorità egiziana e avrebbe dunque dirottato su Cipro, dove le autorità locali hanno fermato il comandante e il suo vice per controlli sull'equipaggio imbarcato. Controlli dai quali sarebbe emersa la presenza, sulla C-Star, di una ventina di cingalesi. Molte di queste notizie sono riferite dal quotidiano britannico Guardian che cita il giornale Kibris Postasi.

Sempre il Guardian riporta le parole di un attivista per i diritti umani, Faika Pasa, secondo il quale a essere fermati sono nove e non due membri dell'equipaggio, compresi comandante e vice. Secondo Pasa, a bordo della nave ci sarebbero stati 20 rifugiati dello Sri Lanka, che avrebbero pagato diecimila euro per essere imbarcati sulla C-Star e arrivare in Italia. Cinque di questi avrebbero poi chiesto asilo e gli altri 15 sarebbero tornati in Sri Lanka.

Gli attivisti di Defend Europe oggi si sono difesi affermando, sulla pagina Internet della campagna, che «a bordo c'erano 20 apprendisti marinai, che hanno pagato per fare miglia sulla nave per conseguire il diploma. Una banale pratica legale. Sarebbero dovuti sbarcare in Egitto, ma non è stato possibile. Hanno approfittato del fatto che la nave passasse a Cipro per lasciare la barca definitivamente e tornare a casa».

«Secondo quanto ci hanno riferito - sostiene Defend Europa - stavano per tornare nel proprio Paese d'origine quando delle ong gli hanno offerto di restare in Europa e di richiedere asilo a Cipro. Quindici hanno rifiutato, mente altri cinque ora stanno costruendo false accuse contro il proprietario della nave. Purtroppo queste manovre ritarderanno ulteriormente la partenza della C-Star da Cipro, ma - annunciano gli attivisti Defend Europa - non ci tratterranno dal recarci nei pressi della costa Libica per svolgere la nostra missione».

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