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REPUBBLICA CECAIn migliaia nelle piazze contro presidente e vicepremier

10.05.17 - 21:30
La gente chiede a Zeman il rispetto della Costituzione e la revoca di Babis, sospettato di frodi e abuso di potere
Keystone
In migliaia nelle piazze contro presidente e vicepremier
La gente chiede a Zeman il rispetto della Costituzione e la revoca di Babis, sospettato di frodi e abuso di potere

PRAGA - Migliaia di persone hanno manifestato stasera contro il presidente Milos Zeman e il vicepremier Andrej Babis, in molte città della Repubblica ceca. Secondo i dati della polizia, in Piazza San Venceslao a Praga si sarebbero radunate ventimila persone. La gente chiede a Zeman il rispetto della Costituzione e la revoca di Babis, sospettato di frodi e abuso di potere.

Le intercettazioni dalle quali emerge come Babis desse ordini ai media di sua proprietà, su come e quando compromettere i suoi rivali politici, sono stati oggetto dell'odierna seduta straordinaria del Parlamento. Ha suscitato scalpore sopratutto l'ultima registrazione, che testimonia l'accesso di Babis ai dossier top secret della polizia.

Nel frattempo Zeman ha invitato i capi dei tre partiti della coalizione governativa (democratici sociali CSsd, il movimento Ano, i popolari Kdu-Csl) a raggiungerlo stasera a Liberec (nord), dove è in visita, per parlare della crisi di governo. L'invito del presidente è arrivato nel momento in cui il premier Bohuslav Sobotika, leader dei democratici sociali (Cssd), che ha proposto la revoca di Babis, si era recato a Lussemburgo.

Secondo alcuni siti si tratta di «un'altra cattiveria di Zeman, alleato di Babis» contro il premier. Secondo quanto reso noto dal Cssd, Sobotka all'incontro sarà sostituito dal ministro dell'interno Milan Chovanec. Zeman pone come condizione alla revoca del ministro Babis, la fine della coalizione governativa. Tuttavia non intende fare nulla prima della sua visita in Cina dall'11 al 18 maggio. Per il viaggio ha ricevuto oggi il consenso da parte del governo.

Più di un terzo dei senatori accusa il presidente di infrangere la Costituzione, secondo la quale il presidente ha l'obbligo di «revocare il mandato di un membro del governo su proposta del premier senza indugio inutile». E per questo i senatori intendono rivolgersi alla Corte costituzionale.

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