L'attrice, durante il discorso di accettazione del premio alla carriera ai Golden Globes, ha criticato varie affermazioni del presidente eletto
WASHINGTON - Meryl Streep è «una Hillary lover»: il presidente eletto Donald Trump ha liquidato così la notte scorsa, in un'intervista telefonica pubblicata oggi dal New York Times, le critiche rivoltegli dall'attrice durante il suo discorso di ieri sera all'assegnazione dei Golden Globes.
Trump ha spiegato di non aver visto il discorso di Streep, né la trasmissione trasmessa dalla Nbc, ma ha aggiunto di «non essere rimasto sorpreso» di essere stato attaccato dalla «gente liberal del cinema».
Nel suo discorso Streep, che ha ottenuto il premio alla carriera Cecil B. DeMille, ha sottolineato l'importanza della diversità nel mondo dell'arte: «Se a Hollywood mandassimo via tutti quelli che non sono nati qui non ci resterebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali, che non sono propriamente arte». Poi, senza nominare Trump, ha ricordato di quando il magnate immobiliare durante la campagna elettorale scimmiottò un giornalista disabile. Nell'intervista Trump ha negato di avere mai deriso nessuno.
Meryl Streep, one of the most over-rated actresses in Hollywood, doesn't know me but attacked last night at the Golden Globes. She is a.....
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 9 gennaio 2017