Lo chiede una petizione che ha già raccolto 35mila firme, ma sta spaccando l'opinione pubblica
LONDRA - Sono oltre 35mila le persone che hanno firmato una petizione su Change per chiedere che i ciclisti debbano stipulare un'assicurazione per poter fruire delle strade pubbliche britanniche. «La rete viaria usata dai veicoli a motore sta diventando insicura a causa di una particolare comunità», si legge nelle motivazioni della raccolta firme, facendo riferimento al popolo delle due ruote non motorizzate.
Owen McDermott, il promotore, non vuole lanciare una crociata contro i ciclisti, ma ritiene che sia sbagliato che, in caso d'incidente, i danni vadano a carico solamente dell'automobilista o del motociclista. Inoltre, riferendosi al numero d'investimenti mortali avvenuti sulle strade britanniche specialmente negli ultimi tempi, McDermott pensa che la colpa non sia sempre e comunque dei conducenti delle vetture e chiede che anche i ciclisti debbano acquisire una sorta di patentino prima di poter circolare sulle strade pubbliche. «Che addestramento hanno avuto loro per usare le strade in modo sicuro?».
Il tema, ovviamente, spacca l'opinione pubblica e suscita dibattito: i favorevoli alla proposta pensano che «i ciclisti debbano prendersi la responsabilità delle proprie azioni». I contrari, invece, sostengono che la petizione è campata per aria e che «bisogna cambiare le regole del codice stradal per dare priorità alle biciclette, e non adottare un'altra tassa sui poveri».