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Il capo di Stato è tornato a denunciare alla procura di Ankara il principale partito d'opposizione e il suo leader Kemal Kilicdaroglu
ANKARA - Sembra finita in Turchia la tregua postgolpe tra il presidente Recep Tayyip Erdogan e il partito socialdemocratico Chp, principale forza di opposizione in parlamento. Dopo l'escalation degli ultimi giorni, con gli arresti dei giornalisti del quotidiano laico Cumhuriyet e dei deputati dell'opposizione curda, il capo dello Stato è tornato a denunciare alla procura di Ankara il Chp e il suo leader, Kemal Kilicdaroglu, per "offese" nei suoi confronti.
Secondo l'agenzia statale Anadolu, la querela fa riferimento alle dichiarazioni di ieri dei socialdemocratici, che hanno accusato Erdogan di condurre un "colpo di Stato di Palazzo dietro la parvenza della lotta contro Feto", la presunta rete golpista di Fethullah Gulen.
"Tutti devono conoscere i propri limiti", ha reagito stamani il presidente, che a fine luglio, come "segnale di solidarietà" nazionale dopo il fallito putsch, aveva deciso di ritirare le denunce per insulti nei suoi confronti contro i leader di opposizione, esclusi quelli del filocurdo Hdp.
