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Un comune spagnolo è pronto a usare la prova genetica per incastrare i proprietari inadempienti. Non è il primo
MISLATA - Presto non ci sarà più scampo per i proprietari di cani che non raccolgono i ricordini lasciati dietro di sé dai loro animali. Ad inchiodarli ci sarà infatti la prova del dna.
A mettere in campo un tipo di analisi che è più frequente nelle indagini per omicidio che in questioni di decoro urbano questa volta è il comune di Mislata, alle porte di Valencia. Seguendo l’esempio di Londra e di Napoli, il municipio spagnolo ha disposto infatti che tutti i cani iscritti all’anagrafe canina nel suo territorio siano sottoposti al test del dna. In questo modo, quando saranno rinvenuti degli escrementi che non sono stati raccolti come previsto dalle norme vigenti, gli stessi potranno essere analizzati per individuare il proprietario responsabile e comminargli la multa di 200€ prevista (ca. 216 franchi).
Come riporta abc.es, i possessori di cani avranno tempo dal 14 novembre al 31 dicembre 2016 per portare il proprio animale in una delle cinque cliniche veterinarie della cittadina per il test gratuito. Essendo l’iscrizione all’anagrafe canina obbligatoria, poi, chi non l’avesse ancora fatta è tenuto a rimediare, pena una multa di 300€ (ca. 325 franchi).
Solo per citare alcuni esempi, il test del dna degli escrementi canini abbandonati è già una realtà a Napoli, viene testato nei quartieri di Barking e Dagenham a Londra ed è utilizzato da alcune amministrazioni di condomini e complessi residenziali negli Stati Uniti e in Canada.
