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STATI UNITIEmailgate, Fbi in contatto con i legali di Huma Abedin

30.10.16 - 18:37
Uno specifico mandato di perquisizione per il Pc che Abedin condivideva con il marito Anthony Weiner è necessario in quanto le autorizzazioni attuali fanno capo all'inchiesta sul 'sexting' di Weiner
Emailgate, Fbi in contatto con i legali di Huma Abedin
Uno specifico mandato di perquisizione per il Pc che Abedin condivideva con il marito Anthony Weiner è necessario in quanto le autorizzazioni attuali fanno capo all'inchiesta sul 'sexting' di Weiner

WASHINGTON - Il dipartimento di Giustizia americano e l'Fbi sono in contatto con i legali di Huma Abedin, l'assistente e braccio destro di Hillary Clinton, per ottenere l'approvazione necessaria ad esaminare le nuove mail considerate degne di attenzione rispetto alle indagini sull'email-gate. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate.

Uno specifico mandato di perquisizione per il Pc che Abedin condivideva con il marito Anthony Weiner è necessario in quanto le autorizzazioni attuali fanno capo all'inchiesta sul 'sexting' di Weiner.

Le fonti forniscono inoltre dettagli più precisi sulla vicenda, con l'allerta partita dalla sede operativa di New York dell'Fbi che sta conducendo l'inchiesta su Anthony Weiner. Si conferma infatti che gli agenti si sono imbattuti nelle mail di Huma Abedin mentre stavano esaminando la corrispondenza elettronica e altre comunicazioni sul computer che ritenevano appartenesse a Weiner.

Il ritrovamento ha indotto a sospendere immediatamente le ricerche e contattare gli investigatori al quartier generale dell'Fbi a Washington responsabili per le indagini sull'indirizzo mail e server privati utilizzati da Hillary Clinton quando era segretaria di Stato.

A quanto risulta inoltre, gli inquirenti avevano a quel punto visto materiale sufficiente per stabilire che fosse pertinente alle indagini sull'emailgate concluse lo scorso luglio e che si tratta di mail che non sono state già esaminate. È quindi la mancanza di uno specifico mandato che ha impedito si proseguisse nella valutazione delle mail di Huma Abedin.

Ciò che l'Fbi ancora non ha stabilito è quante delle mail siano doppioni di quelle già esaminate nell'ambito dell'inchiesta chiusa a luglio e se contengano informazioni classificate, mentre si ipotizza che tra la nuova corrispondenza rinvenuta ci possano essere alcune mail che erano state cancellate dal server di Hillary Clinton prima che venisse esaminato dall'Fbi nell'inchiesta conclusa a luglio.

«Non so come le mail siano finite su quel pc» - L'assistente di Hillary Clinton ha riferito di non sapere come le nuove mail trovate dall'Fbi siano finite sul computer del marito Anthony Weiner. Abedin sostiene di non avere utilizzato regolarmente il pc in questione. Per questo il pc non era stato preso in considerazione quando aveva consegnato al dipartimento di Stato il materiale richiesto per l'inchiesta dell'Fbi su mail e server di Hillary Clinton chiusa lo scorso luglio. Lo afferma una fonte a conoscenza delle indagini in corso citata dal Washington Post.

Secondo la stessa fonte infatti per questo motivo gli avvocati di Abedin non avevano all'epoca esaminato quel computer alla ricerca di materiale, convinti che non potesse contenere messaggi della collaboratrice di Clinton.

Gli agenti sapevano da settimane - Gli agenti dell'Fbi impegnati nell'inchiesta sull'uso di mail e server privati da parte di Hillary Clinton erano a conoscenza già all'inizio di ottobre che il nuovo materiale emerso da indagini separate poteva essere attinente all'inchiesta sull'emailgate. Hanno però aspettato settimane prima di informare il direttore del bureau investigativo, James Comey. Lo riferisce il Washington Post citando fonti informate.

650'000 le email da esaminare - Sono circa 650mila le mail contenute nel laptop di Anthony Weiner, marito di Huma Abedin, che gli agenti federali si apprestano a esaminare per determinare quante sono legate alla inchiesta sull'uso di mail e server privati da parte di Hillary Clinton quando era segretaria di Stato.

Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti informate. Metadata contenuti nello stesso dispositivo sembrano suggerire che potrebbero essercene migliaia inviate o ricevute dal server privato della ex segretaria di Stato.

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