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GERMANIAMozione per vietare la distribuzione gratuita del Corano

08.09.16 - 10:24
I liberali del Nordreno-Vestfalia vogliono proibirla attraverso una mozione, che verrà inoltrata al Governo del Land tedesco in ottobre
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Mozione per vietare la distribuzione gratuita del Corano
I liberali del Nordreno-Vestfalia vogliono proibirla attraverso una mozione, che verrà inoltrata al Governo del Land tedesco in ottobre

BERLINO - Lies! Gmbh. Ai più questa denominazione non dice nulla. In Germania e, in misura minore, in Svizzera tedesca, invece, è conosciuta. Dietro a questo imperativo, "Lies!" (Leggi!"), c'è un'associazione islamica dal nome "Die wahre Religion" (DWR, La vera religione), alla cui testa vi è Ibrahim Abou-Nagie, un sedicente predicatore, nato nel 1964 in un campo profughi palestinese e arrivato in Germania a 18 anni. Dopo uno studio in elettrotecnica non portato a termine, e il fallimento della piccola azienda che aveva fondato, Abou-Nagie ha iniziato a percepire l'assistenza sociale. Attraverso "Die Wahre Religion", Lies! Gmbh distribuisce gratuitamente ai passanti copie del Corano in lingua tedesca nelle piazze e nelle strade di molti centri cittadini. Secondo la Deutsche Welle, nella sola Germania sarebbero quasi 2.500 i volontari ripartiti in tutto il Paese che distribuiscono Corani ai passanti dai 70-80 banchetti sparsi in tutto il territorio nazionale. Dal 2011 ad oggi sarebbero stati distribuiti in Germania 3 milioni di copie del libro sacro dell'Islam. Ed ora l'azione vuole allargarsi in altri paesi d'Europa, tra cui nelle cattolicissime Polonia e Italia.

Mozione FDP per proibire la distribuzione gratuita di Corani - Il gruppo FDP (Liberali) nel parlamento della Renania Settentrionale-Vestfalia ha intenzione di presentare, probabilmente il prossimo ottobre, una mozione che chiede di vietare questa attività. Secondo i liberali, dietro ai banchetti sui quali sono posate le copie del Corano da distribuire, vi sarebbero sostenitori del salafismo, corrente fondamentalista dell'islam, monitorato anche dall'Ufficio federale della Protezione della costituzione.

Non soltanto distribuire, ma anche combattere - Secondo il vice capogruppo FDP in parlamento e portavoce per l'integrazione, Joachim Stamp, la situazione è chiara. I giovani che stanno ai banchetti non si occupano soltanto di distribuire copie del Corano, ma anche di sostenere la causa jihadista. Sarebbe risaputo ormai, come ha dichiarato Stamp, che molti di questi attivisti sarebbero radicalizzati, con esperienze da combattenti in Siria. Come riferisce la Deutsche Welle, un quinto di tutti gli jihadisti in Germania che abbracciano la causa del sedicente Stato islamico avrebbero un legame con la campagna di "Lies!".

Estremisti dietro Lies! - Settimana prossima i deputati liberali cercheranno di raccogliere il maggiore consenso possibile tra i gruppi degli altri partiti rappresentati nel parlamento di Düsseldorf per fare valere la propria mozione. Secondo i liberali, Lies! Gmbh avrebbe come scopo di appoggiare e sostenere il terrorismo. Un'accusa, come riferisce l'emittente regionale pubblica WDR, che si reggerebbe, sempre secondo Stamp, su un numero sufficiente di prove. Oltre alle constatazioni dell'Ufficio della protezione della Costituzione, vi sarebbero anche videomessaggi su internet che confermerebbero i timori dei liberali.

Distribuire Corani non è reato - Sul cammino della FDP si presenta però un ostacolo di non poco conto. Dalle valutazioni effettuate dal Ministero degli Interni della Renania Settentrionale-Vestfalia, la distribuzione di Corani "di per sé, sotto il profilo giuridico, non è sanzionabile". Inoltre, laddove vi sono comuni che vietano la posa di banchetti cosiddetti "informativi" poiché non rispettosi dei requisiti tecnici minimi, ci sono uomini che, zaino in spalla con tanto di manifesto incorporato, riescono ad eludere il divieto e a distribuire così i Corani ai passanti.
Tuttavia il gruppo FDP ha nelle proprie mani un'altra carta da giocare per fermare la distribuzione di copie del Corano, ossia quella che riguarda il diritto aziendale e la legge fiscale.

Sistema di donazione mascherato - Come spiega WDR, infatti, stando ai liberali, la distribuzione gratuita di copie del libro sacro dell'islamismo si basa su un sistema di donazione mascherato, che perseguirebbe uno scopo di natura commerciale. Se così fosse, "Lies" Gmbh non potrebbe più essere considerata sotto la tutela della legge sulla libertà di religione, ma un'azienda con scopo di lucro e sottoposta al regime fiscale delle persone giuridiche. Il fondatore di Lies! Gmbh, Abou-Nagie, in un'intervista alla Deutsche Welle, spiega come funziona il sistema, una sorta di franchising che vede lo stesso predicatore acquistare Corani al prezzo di uno-due euro a copia dalle quali riuscirà ad ottenere dai 3 ai 7 euro a copia grazie ai donatori che, secondo Stamp, più che donatori, non sarebbero altro che acquirenti. Succederebbe anche, in parte, che siano i volontari che distribuiscono le copie del Corano nelle strade e nelle piazze ad acquistare da Abou-Nagie i libri sacri dell'Islam.
Stamp ritiene che bisognerebbe verificare che Lies! Gmbh sia quindi in regola con il diritto commerciale e il versamento delle assicurazioni sociali.

Truffa agli assegni sociali - E visto che Abou-Nagie è già stato condannato a metà febbraio dal Tribunale di Colonia a tredici mesi con la condizionale per truffa a causa di prestazioni sociali ricevute da lui e dalla sua famiglia, dall'inizio del 2010 fino all'inizio del 2012, senza che ne avesse diritto per un ammontare di 53.000 euro, la FDP vuole andare a fondo.
Abou-Nagie, infatti, avrebbe avuto accesso ai conti nei quali affluisce il denaro derivante dalle donazioni, e lo avrebbe usato per scopi personali. Come riferisce la FAZ, il caso giudiziario non è ancora passato in giudicato e il predicatore respinge tutte le accuse. Abou-Nagie ritiene il processo una farsa e una caccia alle streghe. Abou-Nagie dice in un video-messaggio: "colui che ha distribuito tre milioni di esemplari di Corani in Germania è ritenuto un truffatore" ed aggiunge: "Il mio caso dimostra con quali mezzi bestiali l'islam venga combattuto in Germania".

"Questa mozione non è contro l'Islam, ma contro gli estremisti" - Stamp, nello spiegare il senso della sua mozione, vuole assolutamente sgomberare ogni dubbio. L'atto parlamentare del suo partito non è in nessun modo da considerare contro il Corano e la religione islamica, ma vuole perseguire la volontà di proteggere la società aperta, che comprende anche i musulmani. "Perché chi vuole vivere insieme in modo pacifico deve difendersi dagli estremismi".

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