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REGNO UNITOBrexit: i sondaggi dicono "Remain". Seggi aperti

23.06.16 - 07:12
Gli ultimi dati raccolti danno il fronte del sì all'Ue in vantaggio su quello del no
Brexit: i sondaggi dicono "Remain". Seggi aperti
Gli ultimi dati raccolti danno il fronte del sì all'Ue in vantaggio su quello del no

LONDRA - Due sondaggi dell'ultim'ora, diffusi nell'imminenza dell'apertura dei seggi per il referendum britannico sulla Brexit, danno il fronte del sì all'Ue (Remain) in vantaggio su quello del no (Leave).

Yougov di un soffio, con il 51% contro il 49, mentre Comres più nettamente, 54% a 46. Poche ore fa altri due istituti avevano invece dato leggermente in testa Leave. I dati di un'ultima rilevazione, di Ipsos-Mori, completata oggi come impone la legge, sono attesi in mattinata.

8.00: seggi aperti - Seggi aperti stamattina nel Regno Unito dalle 7.00 ora locale (le 8.00 in Svizzera) e fino alle 22.00.

Al voto sono chiamati circa 46,5 milioni di elettori. Il quesito è secco: "Il Regno Unito deve rimanere un membro dell'Unione Europea o uscire dall'Unione Europea?". E le alternative sono due: "Remain" o "Leave", dentro o fuori. Gli ultimi sondaggi indicano un testa a testa.

Sterlina poco mossa - Sterlina poco mossa rispetto all'euro nel giorno del referendum sulla Brexit. La valuta unica quota infatti 0,76 sulla divisa britannica mentre sul dollaro scambia a 1,1347 in rialzo rispetto a ieri. Contro lo yen la moneta europea si apprezza a 118,8.

10.23 - David Cameron ha votato - Il premier conservatore britannico, David Cameron, ha votato a Londra per il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea. Alfiere della campagna per il mantenimento della Gran Bretagna nel club europeo, il premier si è recato al seggio nei pressi di Downing Street accompagnato dalla moglie Samantha.

11.19 Johnson: «Una svolta nella storia del paese» - Una Brexit «rappresenterà una svolta nella storia del nostro paese e sarà un trionfo per la democrazia»: ne è convinto l'ex sindaco di Londra, Boris Johnson, uno dei portavoce della campagna a favore del "Leave", l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.

In una intervista esclusiva al Telegraph online Johnson sostiene che fuori dall'Ue la Gran Bretagna «diventerà molto più ricca» e si dice pronto a sacrificare la propria carriera in cambio di una Brexit.

L'ex sindaco della capitale torna ad attaccare il premier britannico e suo collega del partito conservatore David Cameron, accusandolo di "danneggiare" la Gran Bretagna con la sua campagna di terrore «completamente non necessaria, e senza un grammo di idealismo».

La campagna sulla Brexit, invece, spiega, «riguarda la fiducia in noi stessi». Occorre ritrovare «la fiducia negli istinti del popolo britannico, nella democrazia, nelle istituzioni frutto di una lunga evoluzione».

 
 

 

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