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ITALIAPanebianco riprende l'insegnamento, contestazioni "soft" in facoltà

29.02.16 - 14:37
Dopo le feroci proteste della settimana scorsa, la lezione del professore si è svolta regolarmente
Centro studi
Panebianco riprende l'insegnamento, contestazioni "soft" in facoltà
Dopo le feroci proteste della settimana scorsa, la lezione del professore si è svolta regolarmente

BOLOGNA - Telecamere, fotografi e cronisti fuori dall'aula, agenti in borghese a controllare con discrezione, nel cortile, un presidio di protesta. È trascorsa così la mattinata alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, dove Angelo Panebianco ha ripreso a fare lezione dopo le due contestazioni della scorsa settimana. La lezione si è svolta regolarmente, nell'aula accanto agli studenti anche docenti e ricercatori, in solidarietà al professore italiano.

Nel cortile della facoltà di Strada Maggiore gli attivisti dell'Assemblea Scienze Politiche (fra loro anche esponenti del collettivo Hobo) hanno inscenato un presidio pacifico. Sono stati appesi striscioni contro le teorie del docente e un videoproiettore ha rimandato su una parete scene di guerra alternate a frasi e filmati di protesta. In uno di questi, Panebianco viene accostato a Benito Mussolini per la frase su "burro e cannoni" usata nel suo editoriale sul Corriere della Sera.

In tarda mattinata un altro collettivo universitario, il Cua di Bologna, ha cominciato un altro presidio di protesta fuori dall'aula magna di Santa Lucia, dove nel pomeriggio si svolgerà l'inaugurazione dell'anno accademico, con una cerimonia che si annuncia "blindata" per il rischio di contestazioni. Gli attivisti hanno esibito uno striscione con la scritta "Per un mondo senza frontiere sabotiamo i superbellici".

Dopo la lezione di due ore, Panebianco è uscito passando dal retro ed evitando fotografi e giornalisti. Fra i colleghi del docente italiano che erano nell'aula in segno di solidarietà c'era Raffaella Gherardi, che è anche fra i componenti del Senato Accademico: "c'erano molti studenti, più della settimana scorsa - ha detto all'uscita - ed è stata una lezione bellissima, con un grande dibattito da parte dei ragazzi. Il professor Panebianco, una grande persona oltre che un grande studioso, facendo lezione ha fatto il suo dovere di docente dando un segnale grandissimo a tutti noi. E anche gli studenti hanno dimostrato grande maturità".

Fra i ragazzi usciti dall'aula dopo la lezione c'era Alessandra, che ha criticato la contestazione dei "colleghi" di Assemblea Scienze Politiche: "'Teoria della pace e della guerra' (titolo del corso di Panebianco, ndr) non c'entra nulla con la guerra in Siria o in Libia, sono teorie che noi apprendiamo perché la guerra va studiata per capirla. Se hanno da dire con il prof per i suoi editoriali - ha aggiunto la studentessa - è un fatto personale e non è questa la modalità".

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