Cerca e trova immobili

COREA DEL NORDLa storia nucleare della Corea del Nord

06.01.16 - 16:45
In un ventennio ha raggiunto i livelli tecnologici che spaziano dagli ordigni atomici basati su uranio e plutonio fino all'idrogeno
La storia nucleare della Corea del Nord
In un ventennio ha raggiunto i livelli tecnologici che spaziano dagli ordigni atomici basati su uranio e plutonio fino all'idrogeno

PYONGYANG - All'insegna del "Songun", la politica dei "militari prima di tutto" avviata negli Anni '90 dal "caro leader" Kim Jong-il, la Corea del Nord ha lanciato e perseguito le sue ambizioni da Superpotenza nucleare bellica con grande tenacia, tanto da raggiungere in appena un ventennio livelli tecnologici che spaziano dagli ordigni atomici basati su uranio e plutonio fino all'idrogeno, secondo l'annuncio odierno.

Con la "miniaturizzazione" degli ordigni, su cui gli esperti del regime sono ancora al lavoro, il "giovane generale" Kim Jong-un, terza generazione della dinastia Kim al potere da 70 anni, avrebbe - per i servizi di intelligence occidentali - la possibilità di montare le testate su missili a lunga gittata potenzialmente in grado di raggiungere le coste degli Usa.

Yongbon, la città dell'atomo -  Il complesso di Yongbyon, a 100 km da Pyongyang, è il cuore delle strategie con la "filiera" dell'arricchimento dell'uranio, strada alternativa per ottenere il materiale fissile. Un reattore da 5 megawatt, un impianto per produrre combustibile e uno per il riprocessamento del plutonio dalle barre di uranio. Secondo gli esperti, il complesso è in grado di produrre materiale per diverse bombe atomiche all'anno e avrebbe dovuto essere smantellato in base all'accordo siglato nei colloqui a Sei (in stallo dal 2008 e di cui fanno parte Usa, Cina, Russia, Giappone, e le due Coree) del 2007 sul disarmo in cambio di aiuti. Ma Pyongyang non lo ha rispettato e dal 2009 sta sviluppando un reattore "ad acqua leggera" su tecnologia propria.

L'arricchimento dell'uranio -  la Corea del Nord ha dal 2009 annunciato di lavorare all'arricchimento, creando una seconda filiera di produzione di materiale fissile, più difficile da individuare coi satelliti. Pyongyang ha mostrato l'impianto con circa 2.000 centrifughe a esperti Usa. Resta il dubbio sul fatto che sia in grado di produrre solo uranio a basso arricchimento o ad alto, utilizzabile anche per fini militari.

I test nucleari -  con quello della bomba all'idrogeno, da confermare, salgono a quota quattro. Il primo nel 2006, poi nel 2009 e nel 2012, motivo di forte attrito con la Cina, l'alleato storico che non ha fatto trapelare forte irritazione.

Capacità acquisite - il regime ha autoproclamato l'ingresso nel club nucleare nel 2005. Per gli esperti Usa, Pyongyang avrebbe a disposizione oltre 50 kg di plutonio, sufficienti per 6-8 bombe, come ammise Hillary Clinton, nei panni di segretario di Stato Usa durante la prima amministrazione Obama. Da allora, si teme che lo stock sia cresciuto e che nel 2020 possa salire fino a quota 100 ordigni. Pur avendo compiuto test, ci sono dubbi, secondo gli esperti, sui reali livelli raggiunti.

La potenza della bomba H - Da 100 a mille volte più potente delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e molto più compatte e "trasportabili". Sono le bombe a fusione termonucleare, più comunemente conosciute come bombe all'idrogeno o 'bombe H' che sono di fatto standard oggi negli arsenali delle potenze nucleari mondiali.

In questo ristretto club potrebbe oggi essere entrata anche la Corea del Nord, anche se tra gli esperti sussistono dubbi per la potenza relativamente contenuta dell'esplosione, stimata in 6 chilotoni, equivalente a 6.000 tonnellate di tritolo.

"La bomba termonucleare - spiega all'agenzia italiana ANSA Vanni Antoni, direttore dell'Istituto Gas Ionizzati del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano (Cnr) - è un'arma che usa l'energia dirompente che scaturisce da una 'fissione' nucleare, usata nelle 'normali' bombe atomiche, che innesca una 'fusione' nucleare che a sua volta rilascia una enorme quantità di energia in modo esplosivo". In pratica nella 'bomba H' viene usata come innesco una bomba atomica con uranio 235 o plutonio 239, che porta alla fusione termonucleare di isotopi dell'idrogeno, come il trizio e il deuterio. Le energie prodotte da fissione e fusione si sommano dando vita a una potentissima esplosione nucleare, che viene misurata in megatoni, cioè in milioni di tonnellate equivalenti di tritolo. L'intero processo dura nell'ordine di poche centinaia di nanosecondi.

L'esplosione termonucleare produce un'onda di calore che può arrivare a milioni di gradi centigradi nel punto 'zero', seguita da un'onda d'urto che può raggiungere diversi chilometri e oltre all'emissione di radiazioni, produce anche una potente onda elettromagnetica.

Il concetto di arma termonucleare è stato sviluppato per la prima volta dagli scienziati americani Edward Teller e Stanislaw Ulam, che nel 1951 hanno messo a punto i primi ordigni. La bomba all'idrogeno, al contrario della bomba a fissione, che 'spacca l'atomo', non è mai stata usata in azioni belliche. Il primo test è stato fatto negli Usa il primo novembre 1952, con la 'Ivy Mike'. L'Unione Sovietica ha sperimentato il suo primo ordigno 'H' il 12 agosto successivo, seguita da Gran Bretagna, nel 1957, Cina, nel 1967 e Francia nel 1968.

La terrificante potenza sviluppabile dalla bomba termonucleare, che teoricamente non ha limiti, rispetto al tipo a fissione, è stata dimostrata dall'Urss in un test nucleare del 1961 sull'isola artica di Novaia Zemlya, con la bomba 'Zar' da 50 megatoni, che ha liberato un'energia pari a 3.125 volte quella di 'Little Boy' lanciata su Hiroshima nel 1945. Rispetto alle bombe nucleare 'originarie', la bomba H consente poi una notevole miniaturizzazione nonostante la potenza che può andare dai pochi chilotoni delle armi tattiche alle decine di megatoni delle testate multiple dei missili intercontinentali.

Oltre a Usa, Russia, Cina, Regno Unito e Francia, potrebbe avere armi termonucleari anche Israele, visitato da Edward Teller più volte negli anni Sessanta, ma non hanno mai condotto test nucleari. Quelli invece fatti da India e Pakistan, nonostante quanto hanno dichiarato i due governi, secondo gli esperti non sarebbero stati abbastanza potenti da confermare l'uso di ordigni termonucleari, come nel caso dell'esperimento nordcoreano odierno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE