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STATI UNITIAshley Madison, dopo la fuga di dati arriva la class action

21.08.15 - 15:08
Uno studio legale sta cercando adulteri che hanno perso l'anonimato. Intanto potrebbero arrivare anche i primi divorzi
Ashley Madison, dopo la fuga di dati arriva la class action
Uno studio legale sta cercando adulteri che hanno perso l'anonimato. Intanto potrebbero arrivare anche i primi divorzi

NEW YORK - Dopo la fuga di dati, arriva la 'class action': in Oklahoma uno studio legale sta cercando adulteri che hanno perso l'anonimato dopo che hacker hanno scaricato in rete i dati personali di milioni di clienti del sito per mogli e mariti "infedeli" Ashley Madison.

Base della possibile azione legale orchestrata dallo studio 'Abington Cole and Ellery' di Tulsa sono le frequenti affermazioni del Ceo Noel Biderman sul fatto che il segreto sulla iscrizione al sito era a prova di bomba, oltre al fatto che migliaia di frequentatori che si erano "disiscritti" con la promessa di veder cancellate le loro informazioni personali hanno scoperto di esser stati messi alla berlina dall'operazione di pirateria informatica.

Accanto alla 'class action' potrebbero arrivare anche i primi divorzi: il quotidiano britannico Times ha appreso che una moglie tradita ha contattato lo studio legale londinese 'Mills & Reeve'. Ashley Madison aveva oltre un milione di clienti nel Regno Unito, uno dei quali avrebbe usato l'indirizzo di mail di ufficio dell'ex premier Tony Blair.

Tra questi, secondo la rivista Wired online, anche un sedicente "Tony Blair" che avrebbe contattato il sito usando l'indirizzo di lavoro dell'ex premier britannico. Secondo Wired, sette anni di transazioni con carte di credito e altri metodi di pagamento farebbero parte del "tesoretto" che comprende anche indirizzi stradali e di posta elettronica, le cifre pagate dagli utenti ma non l'intero numero della carta usata.

Pirati informatici hanno messo le mani un mese fa sui dati personali di milioni di clienti del portale Ashley Madison e nei giorni scorsi li hanno postati sul web usando un indirizzo accessibile solo dal browser Tor, un sistema di comunicazione anonima. I documenti, un tesoretto di circa 10 gigabyte, contengono particolari del conto e dei 'log-in' di circa 32 milioni di "infedeli" o aspiranti tali alla ricerca di un partner per un incontro illecito.

Con 40 milioni di utenti dichiarati, Ashley Madison si autodefinisce il più famoso sito di incontri per adulteri e aspiranti tali: "Migliaia di mogli e mariti infedeli si iscrivono ogni giorno. Noi garantiamo di trovare il partner perfetto per una relazione illecita", si legge sul sito web. Secondo gli esperti, l'operazione di pirateria informatica ha puntato i riflettori sulla fragilità di Internet e l'urgenza di rafforzare la protezione della privacy nel mondo online. Data la necessità di garantire la riservatezza dei suoi iscritti, Ashley Madison usava algoritmi apparentemente a prova di hacker.

Non è bastato. L'attacco risale ad un mese fa: gli hacker di un gruppo che si fa chiamare Impact Team avevano minacciato Avid Life Media, la società a cui fa capo il sito per adulteri, di mettere online quanto "rapinato" se non fossero stati chiusi sia Ashley Madison che EstablishedMen.com, un'altra "piazza" online dove donne giovani e belle vengono messe in contatto con clienti ricchi e anziani.

Poiché questo non è successo, gli hacker hanno scaricato la loro mole di dati sul web. È partita quindi la caccia a identificare i clienti che includono, secondo quanto riporta Wired, anche 15 mila indirizzi con l'estensione '.gov' o 'mil' riservata a membri dell'amministrazione o delle forze armate. L'adulterio, in base alle regole militari americane, è reato punibile con un anno di reclusione e il congedo senza onore che comporta tra l'altro la perdita della pensione.

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