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Dal MondoCOMO: Auguri Carla, anche da Chelsea Clinton

15.03.02 - 08:56
Oggi il centesimo compleanno della poetessa Carla Porta Musa: “ Mi sento ragazzina” dice coccolando la sua gatta Puck
COMO: Auguri Carla, anche da Chelsea Clinton
Oggi il centesimo compleanno della poetessa Carla Porta Musa: “ Mi sento ragazzina” dice coccolando la sua gatta Puck
COMO –“Mi sento non come, ma una ragazzina” dice coccolando la sua adorabile gatta Puck. Auguri Carla. Dalla sua città. Oggi la poetessa Carla Porta Musa compie il suo primo secolo di vita. E lei, la donna simbolo del capoluogo lariano, non ha dubbi: “Quando si arriva a cent’anni si lascia dietro sé una pesante zavorra e per volare leggeri come una libellula fino a toccare con le ali il cielo”. In questi giorni sta ricevendo nella sua abitazione amici e giornalisti con quella stessa semplicità di sempre in quella che è la sua “bomboniera” di via Pessina eretta dai suoceri nel 1912. È in quella “bomboniera” che ci accoglie abbracciando affettuosamente la sua gatta Puck, tanto dolce, tanto manigolda come lo sanno essere i mici.

Non è semplice vivere accompagnate dal “marchio” di donna simbolo, di signora della città…
“Ti fai un’abitudine a tutto. E se poi è in senso affettuoso perché non accettarlo?”

Qual’è il suo libro preferito?
“Senza dubbi ‘Il tuo cuore e il mio’. L’ho scritto dedicandolo a mio padre ed è l’unico autobiografico che ho scritto finora. In quel libro racconto la mia prima metà di secolo e dalla prossima settimana sarà pubblicato a puntate da un quotidiano locale. Pensi che Claudio Magris disse: Quello contenuto in questo volume non è sentimentalismo, è sentimento puro”

Quando ha iniziato a scrivere libri?
“Avevo 14 anni ed ero appena arrivata al Collegio di Losanna. Avevo bisogno di superare il dolore e la malinconia per aver lasciato lontano tutto quello che era parte di me: la mamma, il fratello. La casa, il cane”.

Molte le case editrici che si sono accaparrate i suoi scritti…
“Si, è vero: Sommaré di Milano, Macchia di Roma, ma anche Mondadori, Pifferi e tanti altri. Ho trovato subito un editore al primo tentativo e non ho mai avuto difficoltà. Ho pubblicato sinora una trentina di libri tra momenti lirici e romanzi, le trilogie ‘Storie Fiorentine’ e ‘Le stagioni di Chiara’. Umberto Eco ebbe a dire che i miei sono capolavori. Troppo buono. Non possono competere con la sua bravura”.

E allora a cosa deve tutta la sua popolarità e l’affetto di cui gode?
“Forse perché ho sempre tenuto i piedi per terra. Credo di essere così popolare perché non mi sono mai creduta speciale e sono un’eterna allieva della vita”.

Il papà di Carla Porta Musa era un industriale ma anche grande uomo di cultura. Fu il fondatore dell’Istituto Carducci di Como e spesso nella villa di famiglia erano ospiti persone di grande intelletto…
“A casa nostra era un viavai continuo: penso ad esempio ai musicisti Marco Enrico Bossi e Umberto Giordano. Sono cresciuta in quest’ambiente, e giovanissima ho fatto amicizia con Carlo Linati, già scrittore noto: lui mi suggeriva cosa leggere, mi regalava libri, veniva a trovarmi tutti i lunedì pomeriggio. Con lui ho organizzato i primi convegni letterari, poi dal 1946 i Venerdì Letterari, a cui hanno partecipato Bacchelli, Quasimodo, Padre Turoldo, Errante, Savinio, e poi Gibì Angioletti che mi aveva ammessa alla sua Comunità Europea degli Scrittori, un’esperienza bellissima che con la sua morte non è continuata.”

Chi fra questi ricorda con particolare affetto?
“Senza dubbio e senza far torto agli altri, Bacchelli, un uomo eccezionalmente intelligente e un grande letterato. Meritava il Nobel. Dopo Manzoni, nella letteratura italiana c’è ‘Il mulino del Po’.”

Dunque cento anni e la città che si appresta a festeggiarla. Lei come la festeggerà?
“Con una messa officiata da Monsignor Gianfranco Ravasinella Basilica di Sant’Abbondio questa sera, mentre domani mattina con una festa di parole e musica al Teatro Sociale”.

Che regalo si aspetta?
“Non voglio regali: che sia fatta un’offerta all’Opera Don Guanella per gli anziani. E poi, gli amici del Grand Hotel Villa d’Este mi hanno festeggiato la scorsa settimana e lì ho ricevuto anche gli auguri di Chelsea Clinton, che era in Italia per le sfilate di moda milanesi.”

E in questi giorni esce il libro di Pietro Berra “Un secolo di vita”?
“Pietro, un caro ragazzo. E quel libro è un bel regalo che mi fa con l’editore Enzo Pifferi”

Signora Carla, prima prendo un biscottino, poi voglio togliermi una curiosità per concludere…
“Di biscottini quanti ne vuole, di curiosità tutte, nel lecito…”

Ma lei, per caso adora i gatti???
“Da cosa l’ha capito. E lei?”

E Puck fa le fusa come a voler esprimere il suo “Buon compleanno Carla”.

di Bob Decker

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