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Dal MondoINCENDI: Il 2001 un anno di fuoco per la Lombardia

04.01.02 - 17:58
Da gennaio a novembre 2001, in Lombardia si sono verificati 135 incendi che hanno distrutto 817 ettari: 180 di boschi e 637 tra pascoli e terreni incolti
INCENDI: Il 2001 un anno di fuoco per la Lombardia
Da gennaio a novembre 2001, in Lombardia si sono verificati 135 incendi che hanno distrutto 817 ettari: 180 di boschi e 637 tra pascoli e terreni incolti
COMO –''Il 2001 per la Regione Lombardia sarà ricordato come uno degli anni con il minor numero di incendi in assoluto''. Le parole, dell'assessore regionale all'Agricoltura, Viviana Beccalossi lasciano l'amaro in bocca. Sebbene, infatti, lo scorso anno sia stato quello nel quale si sono verificati meno incendi, la situazione attuale, seppur sotto controllo, non lascia ben sperare per il 2002. Da gennaio a novembre 2001, in Lombardia si sono verificati 135 incendi che hanno distrutto 817 ettari: 180 di boschi e 637 tra pascoli e terreni incolti. Nel solo mese di dicembre gli incendi sono stati 88 devastando 2 mila 267 ettari, di cui 847 di bosco e 1420 tra pascoli e terreni incolti. ''I dati definitivi degli incendi che in questi giorni stanno distruggendo il patrimonio ambientale delle nostre vallate e delle nostre montagne - ha detto ancora l'assessore regionale - saranno disponibili però solo ad incendi completamente spenti. Solo allora sarà infatti possibile fare un calcolo esatto dei danni''. Per quanto riguarda i mezzi, la Regione, nel mese di dicembre, uno dei mesi tradizionalmente più ''calmi'' per tenere sotto controllo le zone a ''rischio'', aveva a disposizione due elicotteri ed un ricognitore che sono diventati , a gennaio, tre elicotteri e tre ricognitori. In questi giorni di ''crisi'' sono stati messi a disposizione 9 elicotteri, tre ricognitori, e quattro Canadair. Ma non solo: in questi giorni sono attive anche nove postazioni a raggi infrarossi e due sono in fase di installazione. Le postazioni sono ubicate, generalmente, sulle cime delle montagne ed hanno una portata effettiva di decine di chilometri. Ai sensori a raggi infrarossi sono accoppiate telecamere ad alte prestazioni che consentono una vista diretta sull'incendio. I monitor sono invece ubicati nella sede del servizio forestale. Attualmente le postazioni controllano il lago di Como, le Prealpi bergamasche, le Prealpi bresciane compreso il lago d'Iseo, la Valle Camonica, la Val Trompia e la Val Sabbia e il Parco della Pineta di Tradate in provincia di Varese. In corso di installazione la postazione sul Monte Baldo, nel Bresciano. Le operazioni di spegnimento sono dirette dal personale del Corpo forestale dello Stato in collaborazioni con i vigili del fuoco e dai volontari antincendio delle Comunità montane delle Province e dei parchi coinvolti dall'emergenza incendi. I volontari operano direttamente sullo spegnimento degli incendi, forniscono i ricognitori che volano sugli aerei per l'avvistamento e presidiano, nelle giornate festive, la sala operativa delle postazioni a raggi infrarossi. ''La Regione Lombardia - ha detto ancora Viviana Beccalossi - sta investendo nel volontariato fin dagli anni Settanta e non e' azzardato dire che il volontariato antincendi è stato inventato proprio in Lombardia dove, tra l'altro, sono stati fatti i primi esperimenti di utilizzo dei mezzi aerei''. Tutti i volontari sono equipaggiati di dotazioni personali di sicurezza (tute, calzature, guanti ignifughi, scarponi e attrezzature come soffiatori, motoseghe e pompe) e vengono periodicamente addestrati all'uso delle attrezzature ed alla cooperazione con i mezzi aerei.

di Bob Decker

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