Le atrocità sono state compiute nella città di Luvungi, provincia del Nord Kivu, presa d'assalto e strappata ai governativi il 30 luglio dai ribelli hutu ruandesi e dai miliziani Mai Mai. L'orrore è durato quattro giorni, la città è stata saccheggiata, molte abitazioni e villaggi dei dintorni sono stati dati alle fiamme.
"Le organizzazioni internazionali dei medici hanno riferito stupri sistematici della popolazione indifesa per quattro giorni consecutivi a Luvungi e nelle zone limitrofe", ha riferito l'organismo dell'Onu, aggiungendo che tutti i casi di violenza sessuale sono stati compiuti contro donne e che in totale "quelli denunciati sono stati 179". Ma potrebbero essere molti di più.
In Congo, dopo la guerra civile che tra il 1998 e il 2003 ha ucciso quasi 5 milioni e mezzo di persone, la regione del Nord e Sud Kivu non è mai tornata pienamente sotto il controllo di Kinshasa e la popolazione è rimasta alla mercè di bande armate e mercenari.