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ITALIA"Non siamo al Fascismo ma certe assonanze possono preoccupare"

25.03.10 - 22:19
Comincia così l'appello di Michele Santoro al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
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"Non siamo al Fascismo ma certe assonanze possono preoccupare"
Comincia così l'appello di Michele Santoro al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

ROMA - "Caro presidente Napolitano, noi non siamo al Fascismo ma certe assonanze possono preoccupare": così Michele Santoro si è rivolto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aprendo Raiperunanotte dopo aver proposto le immagini di Benito Mussolini accostate a quelle di Silvio Berlusconi. L'intervento di Santoro è stato tutto dedicato alla libertà d'espressione.

Santoro ha ricordato l'Sos lanciato 40 anni fa con la sua radio libera siciliana da Danilo Dolci, facendolo proprio: "lui decise di infrangere la legge per fare la sua prima radio libera che trasmetteva dalla Sicilia e lanciava un Sos per terremotati e disoccupati del Belice. La radio libera di Dolci fu chiusa dalla polizia perché aveva violato il monopolio, quando lo fecero altri nessuno intervenne, ma Dolci non aveva alle spalle né un partito politico né la P2".

Santoro ha ricordato poi il caso delle intercettazioni di Trani: "Vorrei ricordarle signor presidente - ha aggiunto - che per una telefonata Nixon dovette dimettersi: aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione".

"Io - ha aggiunto, rivolgendosi sempre a Napolitano - non voglio tirarla per la giacchetta, non voglio né che firmi né che non firmi, ma voglio ribadire che se i partiti non si allontanano dalla Rai, sarà sempre prigioniera del conflitto d'interesse. Noi abbiamo il diritto, ma anche il dovere di parlare e di farci sentire, noi dobbiamo essere ascoltati. Per questo - ha concluso - noi accendiamo le nostre luci perché ricominci Annozero". Alla fine del discorso Nicola Piovani ha eseguito in diretta la siglia di Annozero.

 

ats


Foto apertura: Internet

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