La scoperta, presentata oggi a Verona, è la conferma scientifica di quanto viticoltori ed enologi intuiscono da decenni: il vitigno tipico della Valpolicella ha caratteristiche e proprietà del tutto particolari. Il business che vale un fatturato complessivo all'uscita dalla cantina di 100 milioni di euro e oltre 9 milioni di bottiglie vendute nel 2009, ha alle spalle una spiegazione scientifica sorprendente.
Massimo Delledonne e Mario Pezzotti, i due ricercatori del Centro di Genomica Funzionale dell'Università di Verona, hanno scoperto come la bacca di Corvina attivi dei geni unici proprio nella fase di appassimento. Dalle sequenze del DNA prelevate (quasi 60 milioni), l'università di Verona ha assemblato 479 geni fino ad oggi sconosciuti alla comunità scientifica.