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Dal MondoUNIVERSITA’: Verso accordo di programma per Chiostro S. Abbondio

19.10.01 - 16:08
Vertice in Regione fra Assessore, Rettore e Sindaco di Como. Nuovo Pro-Rettore l’attuale Preside della Facoltà di Giurisprudenza
UNIVERSITA’: Verso accordo di programma per Chiostro S. Abbondio
Vertice in Regione fra Assessore, Rettore e Sindaco di Como. Nuovo Pro-Rettore l’attuale Preside della Facoltà di Giurisprudenza
COMO –Verso, finalmente, un accordo di programma per il Chiostro di Sant’Abbondio da destinare all’Università dell’Insubria. Sembrerebbe di si dopo gli esiti del summit svoltosi ieri presso la Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia dove si è tenuta la Conferenza preliminare per l’Accordo di Programma legato ristrutturazione e recupero conservativo del Chiostro annesso al complesso storico-monumentale di S. Abbondio a Como. La richiesta di Accordo di Programma, che dovrebbe coinvolgere Regione Lombardia, Università dell’Insubria, Provincia di Como e Comune di Como, era stata inoltrata il 6 luglio scorso dall’Università dell’Insubria. Alla riunione hanno partecipato l’Assessore Ettore Albertoni, assistito da alcuni funzionari dell’Amministrazione regionale, il Rettore dell’Università dell’Insubria Renzo Dionigi, accompagnato dal Direttore Amministrativo Marino Balzani, dal Delegato per l’edilizia Giancarlo De Luca e da Giorgio Luraschi, in rappresentanza del Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Como, il Sindaco di Como Alberto Botta ed un delegato del Presidente dell’Amministrazione provinciale di Como. I convenuti hanno discusso in modo approfondito le problematiche legate al recupero di un edificio come il Chiostro, inserito in un complesso architettonico di estremo interesse storico e artistico. Infatti il complesso monumentale di S. Abbondio rappresenta uno dei luoghi più ricchi di storia e di memorie per la comunità di Como e l’opportunità di legare il suo recupero alla destinazione del Chiostro come sede della Facoltà di Giurisprudenza potrebbe permettere una più ampia riqualificazione dell’intero comparto, rivitalizzando il suo legame con la città. Si è constatato che è già stato ultimato dal Comune di Como un primo lotto di lavori di risanamento strutturale, sia in fondazione che in elevazione, per un costo di 2 miliardi e 280 milioni, e che un secondo lotto di lavori di restauro statico ai vari piani, finanziato con 3 miliardi da parte dell’Università dell’Insubria, è in fase di completamento. Il completamento dell’opera necessiterà di un restauro conservativo e di una ristrutturazione architettonica, che comprenda anche tutti gli impianti e le finiture. Per una valutazione attendibile del costo di questo ultimo intervento è necessario disporre di un quadro economico. Per questo motivo e per accelerare il più possibile il procedimento con tutti gli adempimenti necessari, si è convenuto che il Comune di Como provveda ad approntare un progetto preliminare di ristrutturazione con relativo quadro economico e di chiudere la conferenza preliminare non appena questi documenti siano stati approntati. Si è previsto per questi adempimenti un tempo non superiore ad un mese. Alla fine della riunione, il Rettore dell’Università dell’Insubria ha avuto un colloquio con il Sindaco di Como, alla presenza dell’Assessore Ettore Albertoni, del Prof. Maranesi (Delegato del Presidente della Provincia di Como), del Prof. Luraschi e del Delegato per l’Edilizia dell’Ateneo, il prof. De Luca. Botta ha manifestato la volontà di verificare l’attuazione degli accordi di programma esistenti e la preoccupazione che la crescita dell’Università dell’Insubria non si accompagni ad uno sviluppo armonico delle sue due sedi. In particolare, pur prendendo atto che i finanziamenti per l’edilizia sono stati utilizzati in modo del tutto paritario, si è detto preoccupato per una apparente mancanza di equilibrio fra le iniziative didattiche presenti a Varese ed a Como. Il Sindaco si è inoltre raccomandato che l’Ateneo preveda in tempi brevi un maggior coinvolgimento della Facoltà di Medicina con iniziative didattiche attivate all’interno dell’Ospedale S. Anna. In particolare ha richiesto che venga attivato in Como il Corso di Laurea in Scienze infermieristiche e che si provveda al convenzionamento con alcune Scuole di specializzazione. Il Rettore presenterà al Preside, il Professor Cherubino, tali richieste, convinto certamente che in questo particolare momento tali richieste possano essere più facilmente accolte dalla Facoltà. Il Rettore ha voluto fugare ogni timore riguardante lo sviluppo armonico dell’Ateneo, ricordando come si sia fatto portavoce nelle opportune sedi accademiche delle diverse richieste di nuove iniziative didattiche proposte dalle Facoltà di Como, che ammontavano a 11 nuovi Corsi di Laurea. Ha fatto però rilevare come queste richieste fossero, oltre che numerose, carenti di indicazioni relative agli spazi e alle strutture in cui potessero essere effettivamente svolte e non accompagnate dalla disponibilità delle Facoltà interessate a mettere a disposizione le risorse necessarie al reclutamento delle unità minimali di docenti richieste per l’attivazione. Il Rettore ha ricordato che per l’anno accademico 2002-2003 saranno certamente attivati il Corso di laurea in Scienze turistiche e quello in Informatica. Il motivo fondamentale della recente, meditata e sofferta sostituzione del Pro-Rettore, Giulio Casati, è stato quello di ricercare in futuro un maggiore coordinamento fra le diverse iniziative didattiche proposte dalle Facoltà di Como ed una scelta mirata di quelle da privilegiare. Questo comporterà certamente dolorose rinunce, ma darà più forza al sostegno delle iniziative prescelte. Ringraziando il Prof. Casati per il suo impegno e la sua dedizione allo sviluppo dell’Università dell’Insubria, il Rettore ha espresso al Sindaco di Como ed al Professor Maranesi la certezza che il nuovo Pro-Rettore, scelto nella persona del Preside della Facoltà di Como, con il maggior numero di iscritti e con i maggiori problemi logistici (in fase comunque di soluzione a tempi brevi), garantirà la continuità di un rapporto di piena fiducia e collaborazione fra le due sedi dell’Ateneo. Il Rettore ha evidenziato che il bacino di utenza del nostro Ateneo non può essere valutato superiore alle 800 unità di studenti per anno e per sede. Ulteriori sviluppi e ulteriori crescite nel futuro della sede di Como non potranno prescindere da iniziative didattiche che siano mirate alla popolazione studentesca della Valtellina, che attualmente fa capo solo in percentuale molto limitata al nostro Ateneo. Al termine della riunione i presenti hanno preso atto con soddisfazione e compiacimento di quanto riferito dal Rettore.

di Bob Decker

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