La maggioranza democratica nel Senato di New York scricchiola così sempre di più, essendo ridotta ad un solo voto: i rivali repubblicani possono contare su 30 voti, 31 quelli democratici dopo l'espulsione di Monserrate, e l'approvazione del bilancio a marzo potrebbe essere a rischio.
Il senatore intanto annuncia battaglia: "Le azioni che ho commesso non arrivano al punto di giustificare una espulsione", ha detto. I suoi legali denunciano che il Senato di New York "non ha il potere di assumere una decisione simile".