Secondo le ultime ricostruzioni della polizia, i terroristi avrebbero piazzato una bomba sotto il veicolo e la avrebbero fatta esplodere con un comando a distanza dopo che due agenti erano saliti a bordo. Il fuoristrada, un Nissan Patrol, era infatti rimasto parcheggiato in strada di fronte all'edificio - che è sia sede della polizia locale, sia delle poste, sia ufficio per le denunce della Guardia Civil - dalle dieci della mattina.
Nell'esplosione sono morti due giovani agenti, un 27enne originario di Burgos e un 28enne nato a Pamplona ma residente nell'isola. L'attentato non ha invece provocato feriti, come alcune fonti avevano detto in un primo momento.
Nella giornata di oggi, era prevista anche una seconda esplosione: poche ore dopo, infatti, la polizia ha trovato una nuova bomba, subito disinnescata, identica a quella esplosa nel primo pomeriggio e, ancora una volta, fissata sotto a un'auto della Guardia Civil.
Ad attribuire l'attentato al "gruppo terroristico Eta" è stato lo stesso premier José Rodriguez Zapatero. Il prefetto dell'isola Ramon Socias ha spiegato in un'intervista alla radio nazionale che a eseguirlo potrebbero esser stato un "gruppo itinerante" dell'Eta perché "non avevamo notizie di comandos stabili sulle isole". Socias è convinto che i terroristi siano arrivati sull'isola solo per l'attentato e per questo ha messo in moto l'operazione Jaulà (Gabbia), che dal pomeriggio ha letteralmente bloccato le partenze da porti, aeroporti e porti turistici. Solo verso le 18.30 l'aeroporto di Palma è stato riaperto.
L'attacco di oggi assesta un duro colpo alla Guardia Civil ed all'immagine turistica della Spagna. Solo ieri l'autobomba scoppiata di fronte alla caserma-alloggio di Burgos ha fatto 65 feriti lievi, e non ha provocato morti per puro caso.
Con i due morti di oggi sono già 206 gli agenti della Guardia Civil morti nei 50 anni di storia del gruppo. Nell'isola di Maiorca l'Eta aveva colpito esattamente 18 anni fa, il 30 luglio. Ma non c'erano stati morti. Due attentati erano stati invece pianificati alle Baleari nel '95 e nel 2004 contro il re Juan Carlos, ma erano stati sventati.
L'attacco alle Baleari, in una località che assieme a quella della vicina Magaluf assorbe la maggior parte del turismo della baia di Palma di Maiorca, ha ribadito l'intenzione dell'Eta di portare avanti le sue 'campagne estive' che puntano e colpire il turismo sulle coste spagnole. L'anno scorso infatti varie bombe scoppiarono sulla costa del Sol e in quella cantabrica. Con gli ultimi due attentati, il gruppo sembra però puntare ad una escalation del terrore inedita da tempo.