Dopo essere sceso dall'aereo che da Taiwan lo ha portato all'aeroporto di Macao, Kaixi è stato subito fermato dalla polizia di frontiera che ha cercato di costringerlo a prendere un aereo che lo facesse tornare indietro.
Kaixi ha detto di non aver fatto niente di sbagliato nel 1989 e che la sua intenzione era quella di arrendersi alle autorità cinesi in modo da poter incontrare il vecchio padre che non vede da vent'anni.
L'ex leader della protesta di piazza Tiananmen scappò dalla Cina subito dopo la repressione del governo comunista di Pechino passando da Hong Kong e rifugiandosi negli Stati Uniti, dove ha vissuto per un breve periodo prima di trasferirsi nella Repubblica di Taiwan, Paese che ospita numerosi dissidenti cinesi.
Nella primavera del 1989 migliaia di studenti e cittadini occuparono per quasi due mesi piazza Tiananmen, nel centro di Pechino, reclamando l'instaurazione di un sistema politico democratico. Quando, nella notte tra il 3 e il 4 giugno, l'esercito intervenne per far sgombrare la piazza, le persone che restarono uccise nella violenta repressione furono centinaia (o forse anche migliaia secondo alcune fonti, tra cui la Croce Rossa e Amnesty International) .
A Taipei, capitale di Taiwan, in occasione della vigilia della strage di piazza Tiananmen gli attivisti locali hanno organizzato una fiaccolata notturna.