Cerca e trova immobili

Dal MondoAbbronzatura: anche prezzemolo e finocchio dannosi per pelle

17.07.01 - 19:15
ROMA - Pelle a rischio, sulla spiaggia, anche con le cure ´fai da te´ a base di erbe.
Abbronzatura: anche prezzemolo e finocchio dannosi per pelle
ROMA - Pelle a rischio, sulla spiaggia, anche con le cure ´fai da te´ a base di erbe.
ROMA - Pelle a rischio, sulla spiaggia, anche con le cure ´fai date´ a base di erbe. A provocare danni all´epidermide non sono solo unguenti e creme abbronzanti fatti in casa. Sono a rischio, infatti, anche le terapie naturali, somministrate in gocce o pillole, a base di finocchio, angelica, arcangelica utilizzate per ´aiutare´ la digestione. Olii essenziali ed estratti, in molti casi, non vanno d´accordo con un´esposizione prolungate al sole. Il risultato si vede a occhio nudo: sulla pelle ´fioriscono´ bolle, eritemi e scottature.

"In natura - spiega Fabio Firenzuoli, presidente dell´Associazione nazionale medici fitoterapeuti italiani - le sostanze fotosensibilizzanti sono molto diffuse, sia tra gli alimenti, come prezzemolo o fichi, sia tra le sostanze medicinali che abitualmente vengono usate nella pratica dell´automedicazione". Le piante più pericolose appartengono alla famiglia delle ombrellifere: prezzemolo, finocchio, angelica ma anche iperico.

Gli effetti fotosensibilizzanti sono dovuti a dosi ´concentrate´ di particolari sostanze. Più a rischio, dunque, olii essenziali e estratti. "Non ci sono problemi - continua Firenzuoli - ad usare un leggero decotto di finocchio, nè a mangiare cibi arricchiti di prezzemolo, per le quantità estremamente limitata di principio attivo. Ma chi utilizza olii o estratti deve fare attenzione: bisogna sospendere o ridurre la cura qualche giorno prima di esporsi al sole".

Nessun problema invece per chi usa l´iperico come antidepressivo. "Questa pianta - aggiunge l´esperto - è fotosensibilizzante solo a dosi 30 volte maggiori di quelle terapeutiche". Assolutamente vietate, per l´alto potere irritante, le sostanze da spalmare direttamente sulla pelle come gli estratti oleosi di mallo di noce o l´olio di iperico (ottenuto dalla macerazione della pianta in olio di oliva).

"Le erbe - conclude Firenzuoli - contengono principi attivi e vanno usate con prudenza. Anche alimenti banali possono nascondere insidie. Qualche tempo fa mi è capitato di curare un uomo che si era gravemente ustionato con un impacco di aglio (fortemente caustico) utilizzato per ´curare´ un´artrosi al ginocchio".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE