L'album era stato inizialmente annunciato per la fine di quest'anno, ma nel settembre scorso Bono Vox e compagni ne hanno posticipato l'uscita per scrivere altri brani. Le registrazioni di No Line On The Horizon sono cominciate a Fez in Marocco lo scorso anno. Sono proseguite a Dublino nello studio della band, a New York presso il Platinum Sound Recording Studio e sono state completate all'Olympic Studio di Londra.
L'album è prodotto da Brian Eno e Danny Lanois con la collaborazione di Steve Lillywhite.
Intanto gli U2 potrebbero dare un duro colpo a Live Nation, la società di Beverly Hills con la quale la band irlandese ha firmato un contratto della durata di 12 anni per la gestione dei concerti, del merchandising e del sito internet del gruppo (ma non dei loro album). Mercoledì scorso gli U2 hanno deciso di esercitare il loro diritto di rivendergli, per 25 milioni di dollari, un milione e 600 mila azioni della società, ricevute alla conclusione dell'accordo. Con la caduta delle borse, però, il valore delle azioni nell'ultimo anno si è clamorosamente abbassato, per cui il gesto degli U2 andrebbe a costare a Live Nation 19 milioni di dollari. Ora il rischio è che anche Madonna, l'unica altra artista, insieme agli U2, ad avere nel contratto questa clausola, possa esercitare lo stesso diritto.
Il tour degli U2 dopo l'uscita del nuovo album a marzo, però, potrebbe permettere a Live Nation di cominciare ad avere un ritorno sull'investimento.