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Crescono anche le cifre del danno economico: quasi 11 miliardi di yuan (oltre 1 miliardo di euro), con i raccolti di 902 mila ettari di terreno rovinati, 45 mila abitazioni distrutte e 240 mila danneggiate, e oltre un milione di persone evacuate.
In alcune aree del Guangdong, la provincia più colpita, i prezzi dei vegetali hanno visto un'impennata del 70%. Il governo ha decretato lo stato di allerta di terzo grado (su scala nazionale di quattro, il primo di maggior gravità) che presuppone l'invio di squadre di esperti e materiali entro 24 e 48 ore. Ma la situazione rimane critica e le previsioni atmosferiche non fanno ben sperare: ieri l'Amministrazione Metereologica statale ha previsto che piogge torrenziali, temporali e forti venti continueranno ad abbattersi su una vasta regione del sud del Paese per i prossimi dieci giorni. Nella maggior parte delle province meridionali, le precipitazioni saranno superiori del 30-70% a quelle registrate nello stesso periodo del 2007.
Il livello di allerta resta particolarmente elevato nelle città e villaggi attraversati dal Fiume delle Perle. Un suo tributario occidentale, che scorre nelle province del Guangxi e del Guangdong, ha superato in diversi punti il livello di altezza consentito di oltre 6 metri, allarmando migliaia di persone e sommergendo case e strade. Per la provincia del Guangdong - dove 28 persone hanno perso la vita, si tratta della peggiore inondazione degli ultimi 50 anni, con precipitazioni giornaliere medie di 415 millimetri, il doppio rispetto agli scorsi anni.
