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NAJAF (IRAQ) - Il leader radicale sciita Moqtada Sadr ha fatto un appello oggi alle forze irachene e al suo 'Esercito del Mahdi' a cessare i combattimenti a Diwaniyah, nel centro del paese, teatro di violenze da venerdì.
"Mi appello alle forze irachene e all'Esercito del Mahdi a non cadere nella trappola dell'America ed a smettere di combattere" a Diwaniyah (180 chilometri a sud di Baghdad), ha affermato, secondo un comunicato diffuso dall'ufficio del suo movimento nella città santa di Najaf.
"Voi contribuite al successo del nostro nemico comune - ha aggiunto Moqtada - l'Iraq non può più sopportare tanto sangue versato. L'esercito e la polizia irachena non devono sostener l'occupante (...) che lavora per seminare zizzania". Secondo il comunicato, gli Usa hanno "seminato la divisione direttamente o grazie agli agenti che hanno venduto l'onore e la terra".
Da venerdì, violenti combattimenti oppongono a Diwaniyah le forze americane e l'esercito iracheno a milizie sciite, tra cui l'Esercito del Mahdi. Almeno quattro persone sono morte e altre 25 ferite in questa località, mentre l'esercito Usa, che ha fatto ricorso a bombardamenti aerei, afferma di aver ucciso "tre miliziani". Nella città è stato imposto il coprifuoco.
