Cerca e trova immobili

Dal MondoGB: Iraq; polizia smonta campo della pace di Brian

23.05.06 - 18:30
GB: Iraq; polizia smonta campo della pace di Brian

LONDRA - Il raid è scattato poco prima dell'alba. Cinquanta poliziotti sono entrati in azione ed hanno smantellato il "campo della pace" eretto davanti al Parlamento di Westminster da Brian Haw, l'uomo che da cinque anni vive e dorme su quel marciapiede per protestare contro la guerra in Iraq.

Ma il più persistente pacifista del Regno Unito è ancora lì, deciso a restare. Per tutta la giornata ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, annunciando anche uno sciopero della fame, ha ricevuto "visite" da altri pacifisti, ha rimesso in ordine quello che resta dei suoi pochi averi. Insomma Brian non molla e, vista la sua crescente popolarità, sembra improbabile che Tony Blair riesca a liberarsi facilmente di questa spina nel fianco.

Per rimuovere il pertinace Brian non è bastata una legge ad hoc che vieta le manifestazioni non autorizzate davanti a Westminster varata ad aprile dello scorso anno dal Parlamento, né un precedente intervento della polizia, né la sentenza di due settimane fa della Corte d'appello che ha revocato una precedente sentenza dell'Alta Corte, secondo la qual le nuove norme non si applicano a Haw, poiché successive al momento in cui l'uomo ha cominciato la protesta.

Haw è accampato lì dall'1 giugno 2001 quando furon introdotte le sanzioni contro l'Iraq, prima quindi dell'11 settembre e degli attacchi all'Afghanistan e all'Iraq. I drammatici eventi internazionali e la partecipazione della Gran Bretagna alle due guerre, hanno ulteriormente motivato Brian a continuare la sua protesta.

Ormai è diventato uno specie di istituzione, con un sito internet - www.parliament-square.org.uk - aggiornato quotidianamente con foto, dichiarazioni, attestati di solidarietà, interviste a giornali di mezzo mondo.

Il suo "campo della pace", prima dell'intervento di polizia di oggi, si estendeva per 40 metri. Un'esposizione di cartelli, striscioni, foto ed anche 111 piccole croci, una per ogni militare britannico morto in Iraq. Gli agenti hanno preso quasi tutto e lo hanno gettato in un grande container blu portato lì per l'occasione.

Dopo il pronunciamento della Corte d'Appello, l'intervento della polizia era atteso e questa notte insieme a Brian c'erano altri due pacifisti che hanno colto di sorpresa gli agenti arrampicandosi sul container, dove sono riusciti a rimanere per alcune ore prima di essere rimossi.

Lo sgombero dunque che doveva risolversi nel giro di pochi minuti si è protratto fino all'ora di punta ed ha finito per creare ingorghi di auto in tutta la zona. "Il raid contro il campo della pace è diventato una farsa", ha commentato il pomeridiano londinese Evening Standard.

Comunque, almeno per ora, Brian è rimasto lì con un solo striscione. "Hanno completamente distrutto le espressioni del popolo che si oppone alla guerra in Iraq. Cosa dà loro il diritto di rimuovere 40 metri di testimonianze su un genocidio?", si lamenta il pacifista sotto quello striscione solitario che continua ad invocare il ritiro delle truppe britanniche dall'Iraq.

Brian Haw non ha mai abbandonato, in questi anni, la sua postazione davanti a Westminster. Nonostante abbia subito diverse aggressioni e per ben tre volte gli sia stato rotto il naso, non ha mai rinunciato alla sua protesta contro la politica del premier Tony Blair in Iraq e dei paesi occidentali nei confronti dei paesi arabi. La sua battaglia ideologica l'ha anche portato a divorziare dalla moglie e a non vedere più i suoi sette figli.

ATS
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE