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Dal MondoRussia: promise resurrezioni, galera a avvoltoio Beslan

06.04.06 - 18:00
Russia: promise resurrezioni, galera a avvoltoio Beslan

MOSC - È stato arrestato a Mosca Grigori Grabovoi, il sedicente "santone" che aveva estorto soldi ai genitori dei bambini massacrati a Beslan dai terroristi ceceni, promettendo di far risorgere o perlomeno reincarnare le piccole vittime.

Ex meccanico ed ex infermiere, dotatosi di una falsa laurea in medicina, Grabovoi, 44 anni e una faccia da "bravo ragazzo", era solo uno dei tanti, più o meno pittoreschi, ciarlatani del ricco panorama russo, parassita di un pubblico sempre assetato di magia e paranormale. Si era via via qualificato come seguace di Cagliostro, membro dell'Accademia delle scienze russa, Cavaliere di Malta, futuro presidente russo e financo "Gesù Cristo al suo secondo avvento".

Ma il salto di qualità nella sua carriera di truffatore senza il minimo scrupolo lo aveva fatto in occasione del primo anniversario della tragedia del settembre 2004, quando aveva inviato nella ancora devastata cittadina dell'Ossezia del nord i suoi scherani per circuire genitori annientati dal dolore. Prometteva, per la 'modica' somma di 39.000 rubli (circa 1900 franchi, mediamente un anno di stipendio per gli standard della poverissima repubblica del Caucaso russo) un kit di libri, videocassette e istruzioni attraverso i quali le famiglie in lutto avrebbero potuto far rivivere i loro cari, "magari - precisava per non dover rispondere di risultati precisi - nel corpo di altre persone, in un altro paese".

E ha avuto gioco facile in quel serbatoio di disperazione, tanto da spezzare in due anche il civile fronte delle Madri di Beslan, che chiedevano giustizia e spiegazioni al Cremlino. Alcune avevano voluto credere, abbandonando la lotta: l'associazione ne è comunque rimasta screditata.

L'iniziale inerzia della procura russa nei suoi confronti aveva suscitato l'indignazione della stampa e dei parlamentari della Duma, che avevano anche approvato una interpellanza ai giudici inquirenti. C'era chi aveva tirato fuori vecchie amicizie del sedicente mago, fra cui quella con Grigori Rogozin, un generale del Kgb - i servizi segreti sovietici - e con un controverso ex capo delle guardie del Cremlino dei tempi di Boris Ieltsin, il poi screditato Aleksander Korzhakov. Tant'è, la procura è intervenuta solo dopo le prime denunce da parte di madri raggirate, peraltro ottenute a fatica data la 'presa' del seducente ciarlatano. L'incriminazione però non aveva portato a un arresto: Grabovoi risultava finora latitante.

Forse non se n'era reso conto: alle tre del mattino di oggi la polizia lo ha arrestato nel noto albergo moscovita 'Kosmos', dove stava tenendo, per così dire alla luce del sole, una riunione dei suoi fedeli. Una trentina in tutto, ma che hanno pervicacemente tentato di difendere il loro guru e impedirne l'arresto. L'uomo è stato fatto uscire da un ingresso di servizio per evitare scontri.

"Era ora che lo sbattessero in prigione - ha commentato il deputato Aleksander Ciuiev, iniziatore alla Duma dell'interpellanza alla procura - l'attività di Grabovoi ha toccato vette impensabili. Siamo stati tutti testimoni di come abbia biecamente strumentalizzato una tragedia enorme per i suoi interessi personali. E ha anche offeso i sentimenti dei credenti proclamandosi il 'nuovo Cristo'".

Per lo psicologo Konstantin Lisetski "Chi ha frequentato la sua setta ha ricevuto un danno non solo finanziario. Grabovoi ha cinicamente sfruttato le conquiste della moderna psicologia per trasformare in "zombi" gente normale. Persone che ora devono ricorrere all'aiuto medico. È un pericolosissimo clown che gioca con le cose più sacre, e la gente purtroppo gli crede: usa i meccanismi propri di tutte le sette totalitarie".

ATS
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