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LONDRA - Militari americani sono entrati sparando nella casa di un giornalista iracheno che lavora per il quotidiano britannico "The Guardian" e che collabora a un documentario di Channel 4 sul presunto storno da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna di ingenti fondi iracheni. Lo riferisce lo stesso quotidiano.
I militari sono entrati sparando in una stanza dove dormivano Ali Fadhil, sua moglie e i loro bambini. Fadhil è stato incappucciato, portato via ed interrogato per ore, quindi rilasciato.
Il giornalista sta lavorando con Guardian Films per un'indagine giornalistica potenzialmente esplosiva che apparirà su Channel 4, nel programma Dispatches. L'indagine è nata dopo che si sono fatte sempre più frequenti le voci su una apropriazione indebita, da parte di americani e britannici di fondi iracheni per decine di milioni di dollari.
I militari, che hanno detto che cercavano un miliziano iracheno, hanno sequestrato filmati girati da Fadhil per il programma. Due mesi fa Fadhil ha vinto il premio come miglior giovane giornalista della Foreign Press Association britannica.
"Il tempismo e la natura di questo raid sono inquietanti - ha dichiarato il regista del reportage, Callum Macrae - Abbiamo bisogno di una rassicurazione dalle autorità americane, che ci dicano che questa esperienza terrificante non ha nulla a che vedere con pressioni o il tentativo di scoraggiare Ali a non condurre la sua indagine".
