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Dal MondoStudenti svizzeri per attuazione più coerente sistema Bologna

27.05.05 - 14:55
Studenti svizzeri per attuazione più coerente sistema Bologna

BERNA - Il passaggio degli studenti da una università all'altra va facilitato. Affinché ciò avvenga è tuttavia necessario uniformare a livello nazionale e internazionale il sistema a punti (crediti) introdotto in base ai principi della Dichiarazione di Bologna. È quanto chiede la Società degli studenti svizzeri (SSS) in una risoluzione.

In base al "modello di Bologna", che fissa a livello continentale direttive per standardizzare la qualità degli studi, è necessario, per concludere la formazione, ottenere un certo numero di punti, il cui riconoscimento a livello internazionale mira a promuovere la mobilità. La riforma di Bologna ha certo aumentato la mobilità, ma i sistemi d'applicazione rimangono diversi, a volte persino all'interno di una stessa università, deplora la SSS in una nota diramata oggi.

La sua risoluzione, secondo la SSS, dovrebbe applicarsi già sin dalla scuola media: obiettivo della maturità devono essere una buona formazione generale e la preparazione al livello superiore. Alle materie scientifiche va dato più peso, rivendica la Società, fondata nel 1841 da studenti cattolici di tendenza conservatrice.

La SSS chiede inoltre una migliore assistenza agli studenti, che "non sono a sufficienza preparati alle alte scuole", ha dichiarato in una conferenza stampa a Berna l'ex consigliere di stato PPD zurighese Ernst Buschor, già responsabile della pubblica istruzione nel suo cantone e presidente della Federazione degli "anziani" della Società degli studenti. Ciò potrebbe spiegare il fatto che un quarto di chi comincia gli studi superiori non li conclude e un quinto degli studenti di atenei e Scuole universitarie professionali (SUP) cambiano indirizzo di studi.

Nella sua risoluzione la SSS si dice disposta ad impegnarsi nell'informazione nei licei e nell'accompagnamento all'inizio degli studi superiori. La società d'ispirazione cattolica vuole migliorare la sua rete di uffici d'orientamento e consulenza e preconizza un sistema di "mentoring" per i nuovi studenti.

La SSS si oppone invece a una limitazione del diritto di accesso alle università, come pure a un aumento delle tasse d'iscrizione. Fra le altre rivendicazioni figura pure un ordinamento unitario a livello nazionale per le borse di studio.

La Dichiarazione di Bologna del 19 giugno 1999, firmata finora da 45 paesi, costituisce la base politica per l'attuazione entro il 2010 di una riforma comune che permetta di creare uno spazio europeo dell'insegnamento superiore. La Svizzera vi ha aderito da subito nel 1999. Dal 2007 la riforma dovrebbe essere effettiva per tutte le alte scuole svizzere (SUP, università e politecnici), è stato indicato lunedì scorso a Berna dai responsabili. La prossima tappa è costituita dall'introduzione quest'autunno del bachelor nelle SUP.

ATS
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