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RIO DE JANEIRO - "Robin Hood" delle favelas stanno rubando interi autotreni a Rio de Janeiro per portarli in dono alla povera gente delle baraccopoli. Almeno cinque Tir di una catena brasiliana di grandi magazzini, carichi di elettrodomestici e mobili, sono stati rubati nelle ultime ore e restituiti vuoti davanti a popolari "morros", le ripide colline della città "maravilhosa".
Nonostante il governo del presidente di sinistra Lula, la situazione della criminalità e della miseria a Rio va sempre peggiorando. Il furto alla "Robin Hood" sta prendendo sempre più piede. Sono i boss della cocaina, che ormai gestiscono indisturbati gigantesche favelas come la Rocinha (400'000 abitanti), a far rubare camion carichi di generi di prima necessità, come riso e fagioli, ma anche autotreni con contenuti più raffinati, come frigoriferi, camere da letto e computer. Li portano direttamente nella favela dove il contenuto viene ordinatamente distribuito fra la popolazione.
Alla fine gli automezzi vengono restituiti vuoti ma intatti, e le catene di supermercati e di grandi magazzini danneggiate dai furti spesso non fanno neppure denuncia.
Dopo un sostanziale "armistizio" per il Carnevale, si è adesso già tornato a sparare nelle e tra le favelas. Il quartiere residenziale di Santa Teresa, servito dal famoso "bondinho", il giallo tram senza pareti che rappresenta col Corcovado e il Pan di Zucchero una delle principali attrazioni turistiche di Rio, ha vissuto ieri una vera e propria guerra fra polizia e narcotrafficanti.
"Sappiamo ormai che viviamo nel mezzo di una battaglia campale - ha protestato un abitante delle villette di Santa Teresa - ma è davvero assurdo che la polizia arrivi adesso ad entrare di forza nelle nostre case per sparare meglio contro la favela, mettendo a repentaglio la vita di migliaia di civili".
Pallottole vaganti hanno rotto negli ultimi due giorni i vetri di lussuosi appartamenti di Ipanema, forse la zona balneare più elegante della metropoli brasiliana. Un censimento della miseria carioca, appena effettuato dal quotidiano O Globo, ha indicato che non meno di duemila persone vivono stabilmente per strada nella ex capitale del Brasile con quasi 10 milioni di abitanti. Almeno una cinquantina di persone, per lo più "meninos" di strada, passa regolarmente la notte estiva usando come lenzuola le sabbie della spiaggia di Copacabana.
